Il re commerce (o reverse commerce) è il processo di vendita di prodotti di seconda mano presso punti vendita fisici e negozi online.
Negli ultimi anni il settore della vendita al dettaglio ha attraversato un periodo turbolento, costantemente minacciato da un’imminente recessione. I consumatori rispettosi dell'ambiente stanno mettendo in discussione lo spreco nel settore del cosiddetto “fast fashion”.
Questo sta contribuendo a far sì che i rivenditori siano più attenti alla rivendita: riacquistare prodotti usati e dare loro una nuova vita. È un vantaggio per tutti: i clienti ottengono prodotti di qualità a un costo molto inferiore, mentre i rivenditori generano entrate senza dover aumentare la produzione.
Si prevede che entro il 2030 l'industria del re commerce avrà un valore di 84 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto alla fast fashion. Esaminiamo più da vicino perché sta avvenendo questo cambiamento e in che modo il tuo negozio può introdurre un programma di rivendita.
Cos'è il re commerce?
Il re commerce avviene tipicamente attraverso programmi organizzati di riacquisto, permuta o upcycling. Si tratta di iniziative che consentono ai clienti di restituire i loro prodotti usati, spesso in cambio di denaro o credito in negozio. I rivenditori poi puliscono gli articoli e li rivendono, in un punto vendita fisico oppure online, a un prezzo ridotto.
Quanto è grande il mercato del re commerce?
Il mondo sta cambiando, e anche il modo in cui i consumatori fanno acquisti. Con il 61% degli italiani disposto a modificare le proprie abitudini di acquisto per ridurre l’impatto sull’ambiente, i rivenditori stanno ristrutturando i loro modelli di business per migliorare sia il pianeta che i loro bilanci.
Per anni l'industria della moda ha ricevuto critiche per le sue pratiche dannose per il clima. Basti pensare a questi dati:
- Un nuovo indumento richiede 290 litri d'acqua e produce 7,7 kg di CO2 equivalente
- Oltre 100 miliardi di indumenti vengono prodotti ogni anno, e il 73% di tutti i capi di abbigliamento finisce in discarica o viene incenerito
- Acquistare un articolo usato riduce la sua impronta di carbonio, rifiuti e acqua del 82%
Sempre più persone acquistano o vendendo beni di seconda mano. Negli Stati Uniti, ad esempio, quasi sei cittadini su dieci che praticano re commerce intendono farlo di più in futuro.
Di conseguenza, il mercato del re commerce e della rivendita sta crescendo a un ritmo 11 volte più veloce rispetto al mercato della vendita al dettaglio: una cifra che si prevede raddoppierà nei prossimi cinque anni.
I vantaggi del re commerce
Oltre al volume del mercato, ecco alcune delle ragioni per cui le aziende di vendita al dettaglio si stanno spostando verso la rivendita di prodotti.
- Convertire i clienti sensibili al prezzo: molti acquirenti stanno riducendo le loro spese a causa della recessione. Inoltre, per i marchi di alto livello, vendere beni usati è un modo per attirare più acquirenti sensibili al prezzo. Una volta che questi ultimi hanno provato l'articolo, diventa più facile convertirli in consumatori disposti a pagare il prezzo pieno.
- Risparmi sui costi e controllo dei prezzi: invece di produrre lo stesso prodotto più volte per clienti singoli, rivendi lo stesso articolo a più persone. Questo accorcerà la tua filiera retail massimizzando il ricavo generato da ciascun articolo.
- Sostenibilità: per combattere il problema degli sprechi nella moda, molte iniziative di sostenibilità nel retail si concentrano sul passaggio a un'economia circolare, che enfatizza la riparazione e il riciclo dei materiali e dei prodotti esistenti il più a lungo possibile.
- Consumo consapevole: poiché diventa sempre più facile vendere vestiti online, le persone si liberano dei loro vecchi abiti e reinvestono il denaro in articoli usati più affascinanti. App come Depop e Poshmark hanno aperto la strada ai moderni servizi di re commerce, contribuendo al contempo a dare vita a un fiorente settore del re commerce.
- Incoraggiare la fidelizzazione: una volta che i clienti sono in negozio, specialmente i clienti che hanno già acquistato in passato, è più probabile che acquistino di nuovo. I clienti sono inoltre più inclini a fare acquisti sapendo che i loro prodotti possono avere un valore se rivenduti.
“Non penso che abbiamo ancora sprigionato tutta la creatività possibile [per il re commerce]. C’è ancora molto margine”, afferma Monica Park, cofondatrice del gruppo di moda circolare Eleven Radius.
“Sul lungo termine le migliori aziende si concentreranno in modo molto chiaro, quasi ossessivo, sull'esperienza del cliente e sulla ricerca dei giusti incentivi per premiare e modificare realmente le sue abitudini. Ciò avverrà grazie a persone che, all'interno delle strutture aziendali, capiscono e si preoccupano davvero dei clienti che acquistano subito i loro prodotti”.
Come funziona il re commerce?
Tipi di re commerce
Ci sono tre principali tipologie di re commerce. Diamo un'occhiata a ognuna di esse, facendo esempi di utilizzo.
- Riacquisto: un programma di riacquisto incoraggia le persone a restituire i loro articoli in cambio del rimborso di una percentuale del prezzo di vendita. Se qualcuno restituisce un caricabatterie per telefono da 29 euro, ad esempio, il rivenditore potrebbe offrire un buono di 2,90 euro da utilizzare per il prossimo acquisto.
- Offerte di permuta: fai tornare i clienti con prodotti usati offrendo la possibilità di una permuta. Apple è un ottimo esempio di re commerce. Nei suoi negozi i clienti possono restituire dispositivi usati in cambio di credito per acquistare quelli più nuovi.
- Upcycling: un programma di upcycling riutilizza vecchi articoli e li trasforma in nuovi prodotti. LUSH Cosmetics, ad esempio, ricicla i suoi contenitori di plastica quando i clienti, una volta terminato il prodotto, li riportano in negozio. In questo modo i vecchi contenitori vengono utilizzati per vendere nuovi prodotti.
Alcuni rivenditori combinano i programmi di re commerce con incentivi per i clienti. Prendiamo ad esempio Allbirds, che con la sua partnership con Trove consente al rivenditore di offrire ai clienti 20 euro di credito in negozio in cambio della restituzione delle loro scarpe Allbirds usate. Le scarpe di seconda mano vengono poi rivendute online sulla piattaforma ReRun a partire da 59 euro.
Questa iniziativa fa parte di uno sforzo più ampio per perseguire un'industria della moda sostenibile.

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Chi acquista prodotti di re commerce?
I dati mostrano che il 70% dei giovani italiani acquista abbigliamento di seconda mano e che la disponibilità ad acquistare prodotti di re commerce sembra diminuire con l'età. In generale, si stima che circa 4 italiani su 10 abbiano acquistato almeno una volta abbigliamento a prezzi contenuti.
“Quest’anno ho deciso di acquistare molti dei miei regali di Natale per amici e familiari da negozi di seconda mano, sia nei punti vendita fisici che online”, afferma Maggie Vlasaty, account associate presso One Simple Plan.
L'ho fatto anche in passato, ma mi sono sempre imposta di acquistare prima di tutto nei negozi di seconda mano, a prescindere dall'occasione. Sono i piccoli acquisti come quelli di seconda mano che possono davvero avere un impatto a lungo termine, sia dal punto di vista ambientale che emotivo”.
Quali articoli puoi vendere con il re commerce?
I migliori articoli da rivendere attraverso il tuo negozio sono prodotti non deperibili e che mantengono un buon valore di rivendita. Tra questi ci sono:
- Abbigliamento e vestiti, in particolare i vestiti per bambini, che diventano troppo piccoli molto rapidamente;
- Antiquariato e oggetti da collezione, inclusi vecchi monete, francobolli o gioielli;
- Elettronica usata, ad esempio vecchi PC, videogiochi o smartphone;
- Articoli per la casa, inclusi mobili, gadget da cucina o elettrodomestici;
- Articoli sportivi come maglie di calcio, biciclette o attrezzature per l'esercizio fisico.
Grace Baena, brand director di Kaiyo, racconta: “di recente ho acquistato un MacBook Air ricondizionato tramite Apple dopo che il MacBook che avevo acquistato nuovo anni fa era diventato troppo vecchio. Ho esperienza diretta della longevità dei portatili Mac, quindi mi sono fidata ad acquistarne uno usato per approfittare del prezzo più basso, soprattutto in considerazione del fatto che anche i portatili ricondizionati sono dotati di una garanzia opzionale”.
Un jeans denim, in particolare, può essere indossato praticamente fino a quando non si sta sgretolando, perché è un tessuto così resistente ed è progettato per usurarsi e acquisire quel aspetto straordinario proprio perché viene indossato ripetutamente.
Liz Hershfield, Vice presidente e Responsabile della sostenibilità presso J.Crew Group& Head of Sourcing presso Madewell
Consigli per includere il re commerce nel tuo negozio
Conferma quali prodotti possono essere rivenduti
A seconda del settore in cui operi, non tutti i prodotti nel tuo negozio saranno idonei per il re commerce. Ecco alcuni articoli che non possono essere rivenduti:
- Articoli per la cura della pelle o del trucco
- Prodotti per l'igiene, come articoli sanitari o biancheria intima
- Articoli con problemi di durata, come cibo e bevande.
Sebbene questi articoli non possano essere rivenduti, puoi tuttavia avviare un programma di upcycling per riciclare imballaggi usati, specialmente se sono realizzati in plastica.
I migliori articoli da rivendere sono prodotti che mantengono un valore residuo. È in gran parte per questo che i marchi di design spesso hanno un programma di rivendita. Le persone continuano ad aspirare allo status sociale associato ai marchi di lusso, quindi in alcuni casi sono disposte a spendere migliaia di euro per una borsa di design di seconda mano. In questo modo ottengono lo stesso prodotto di qualità a un prezzo inferiore.
Stabilisci criteri rigorosi di controllo qualità
Solo perché i clienti stanno dando nuova vita a prodotti vecchi, non significa che siano disposti a rinunciare alla qualità. Stabilisci aspettative chiare su come funzioneranno i prodotti ricondizionati con una scala di valutazione.
Se stai vendendo elettronica ricondizionata, ad esempio, la tua scala di valutazione potrebbe essere semplice:
- Eccezionale: come nuovo
- Buono: funzionante, ma con piccoli graffi
- OK: alcuni elementi necessitano di riparazione
Prendiamo l’esempio di lululemon: il marchio di abbigliamento gestisce il programma di rivendita “Like New” (“Come nuovo”) in tutti i suoi negozi negli Stati Uniti. Sia online che in qualsiasi punto vendita, i clienti possono scambiare il loro abbigliamento lululemon usato in cambio di una carta regalo online tra i 5 e i 25 euro, a seconda dell'articolo.
Le merci vengono poi rivendute da lululemon sulla sua piattaforma Like New a quasi il 50% del prezzo al dettaglio. Qualsiasi articolo che non soddisfa gli standard di qualità prestabiliti viene riciclato attraverso Debrand.
Grazie al suo programma di re commerce, lululemon ridurrà del 50% l’impronta di carbonio dei suoi prodotti. Inoltre, entro il 2030, l’azienda intende realizzare il 100% dei suoi prodotti con materiali sostenibili e riciclati.
Informa i clienti sul valore dei beni riciclati
Benché la sostenibilità giochi un ruolo importante in molte decisioni di acquisto, alcuni consumatori potrebbero ancora non essere a conoscenza dell'impatto che i loro acquisti hanno sull'ambiente. Informa queste persone con messaggi di marketing che evidenziano il valore del re commerce.
Il marchio di skincare biologica Meow Meow Tweet ha impostato il programma di ricarica Bulk Aisle, con il quale incoraggia i suoi clienti a comprare all'ingrosso dopo il loro primo acquisto.
Riempiendo la bottiglia di vetro ottenuta con il primo ordine, si riduce la quantità di imballaggio in plastica necessaria per i riordini e questo fa risparmiare denaro ai clienti. Tutti gli acquisti all'ingrosso vengono consegnati in bottiglie di alluminio leggere e per incentivare ulteriormente i clienti viene offerta la spedizione gratuita.
Per informare i clienti sui vantaggi dell'acquisto di prodotti sfusi, Meow Meow Tweet spiega il calcolo del programma Bulk Aisle che porta ogni cliente a salvare 255 bottiglie dalle discariche e a risparmiare ben 1575 dollari nell'arco di 30 anni.
Organizza un mercatino dell’usato
I mercatini dell’usato non appartengono al passato: aiutano i membri della comunità locale ad acquistare prodotti di seconda mano a un prezzo molto inferiore rispetto a quello che pagherebbero in un negozio.
Quando introduci il re commerce nel tuo negozio, prova a organizzare un evento di questo genere e utilizza tecniche di marketing locale per attirare la comunità verso il tuo negozio. Questo tipo di eventi possono attrarre persone che altrimenti non acquisterebbero i tuoi prodotti perché troppo costosi.
Rivenditore leader nella sostenibilità, REI vende attrezzature per il campeggio e il trekking usate dal 2017. Sebbene tutti i clienti possano acquistare articoli usati, l'opzione di permuta è disponibile solo per i membri del programma REI Co-op. Il funzionamento è identico a quello di un programma standard: si possono scambiare gli articoli usati con una carta regalo REI.
REI ha inoltre sperimentato temporary shop, vendendo solo attrezzature usate come espansione delle sue famose vendite dell’usato riservate ai soci.
Elenca sui mercati di re commerce
I marketplace di re commerce mettono in contatto gli acquirenti e i venditori di prodotti di seconda mano. Oltre a vendere nei tuoi negozi fisici, per attrarre acquirenti locali metti in mostra i tuoi articoli su queste piattaforme online:
La parte migliore? Puoi utilizzare queste piattaforme per la vendita di prodotti di seconda mano per indirizzare i clienti verso il tuo negozio. Puoi anche offrire l'opzione di acquisto online e ritiro in negozio. Una volta che gli acquirenti sono nel tuo negozio, fai in modo che un venditore li convinca ad acquistare più prodotti.
Ho acquistato alcuni articoli per la casa su Facebook Marketplace: alcune sedie, un comò e un tavolino. Adoro utilizzare Facebook Marketplace per questi tipi di articoli perché è un ottimo modo per risparmiare denaro pur ottenendo prodotti di alta qualità.
Trevor Sookraj, CEO di Divisional
Incorpora il re commerce nel tuo negozio
È possibile che tu non sia in grado di lanciare un programma di riacquisto, permuta o upcycling in questo momento, e non è un problema. Ciò che è importante è che stai pensando a come muoverti in questa direzione.
Domanda ai tuoi clienti se sarebbero interessati a un programma di re commerce grazie al quale possono accedere agli stessi prodotti di qualità a un prezzo inferiore. Potresti aprire la porta di un mercato completamente nuovo, aumentando i tuoi profitti e diventando più sostenibile.
Unisciti a Allbirds, Meow Meow Tweet e altri marchi che utilizzano Shopify POS per far crescere il tuo punto vendita fisico o il tuo negozio online, creando un'esperienza cliente moderna e uniforme.
Inizia a usare Shopify POSRe commerce: domande frequenti
Qual è il significato di re commerce?
La parola “re commerce” significa semplicemente la vendita di beni che sono stati precedentemente posseduti da qualcun altro. Conosciuto anche come programma di rivendita, alcuni rivenditori riacquistano articoli che hanno già venduto e li imballano nuovamente per rivenderli.
Come avvio un'attività di re commerce?
- Scegli un prodotto di seconda mano da vendere
- Dai un prezzo competitivo al tuo prodotto
- Mettilo in vendita su una piattaforma di rivendita online
- Apri un negozio online o un punto vendita fisico
- Pubblica annunci
Il re commerce è sostenibile?
Il re commerce è più sostenibile rispetto alla vendita al dettaglio tradizionale perché lo stesso articolo non deve essere prodotto più volte (e questo consuma acqua, elettricità e causa emissioni di CO2). Inoltre, quando gli articoli di seconda mano vengono rivenduti a un'altra persona, si evita che l'articolo finisca in discarica.
Perché il re commerce è popolare?
Il re commerce sta diventando sempre più popolare perché i clienti possono ottenere prodotti di alta qualità a un costo più basso rispetto alla vendita al dettaglio. Le aziende stanno approfittando della rinascita del re commerce e beneficiano anche di processi produttivi più sostenibili.