Le performance devono determinare le decisioni aziendali e i KPI le azioni da intraprendere.
Gli indicatori chiave di prestazione (KPI) per l'ecommerce sono traguardi fondamentali nel percorso verso il successo nel commercio online. Monitorarli aiuterà gli imprenditori a identificare i progressi compiuti rispetto agli obiettivi di vendita, marketing e assistenza clienti.
I tuoi KPI devono essere scelti e monitorati in base ai tuoi obiettivi aziendali specifici, ma capire quanti più KPI possibili può essere comunque utile. Alcuni KPI supportano determinati obiettivi ma sono irrilevanti per altri.
In questa guida, tratteremo le metriche importanti per l’ecommerce che dovresti misurare e ti proponiamo esempi di KPI da monitorare e come farlo in Shopify.
Cosa sono gli indicatori chiave di prestazione?
La maggior parte degli obiettivi può avere molti indicatori di prestazione, a volte troppi, per cui spesso si tende a restringere il campo su due o tre dati significativi, noti come indicatori chiave di performance. I KPI sono delle misurazioni che mostrano in modo accurato e conciso se un'azienda sta progredendo o meno verso il suo obiettivo.
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Perché i KPI sono importanti?
I KPI sono importanti proprio come lo sono la strategia e la definizione degli obiettivi. Senza KPI, è difficile valutare i progressi nel tempo. Le decisioni si baserebbero sull’istinto, sulle preferenze o convinzioni personali, o su altre ipotesi infondate. I KPI ti forniscono informazioni dettagliate sulla tua azienda e sui tuoi clienti, consentendoti di prendere decisioni consapevoli e strategiche.
MA i KPI non sono importanti di per sé. Il loro vero valore risiede negli spunti di riflessione che puoi trarre dall'analisi dei dati. Sarai in grado di elaborare strategie più accurate per stimolare le vendite online e individuare problemi nella tua azienda.
Inoltre, i dati relativi ai KPI possono essere condivisi con tutto il team. In questo modo puoi educare i tuoi dipendenti e collaborare per risolvere i problemi critici.
Tipi di indicatori chiave di prestazione
Esistono molte tipologie di KPI. Possono essere di tipo qualitativo, quantitativo, predittivo o esplicativo del passato. I KPI possono vari processi aziendali. Nell’ecommerce, i KPI generalmente rientrano in una di queste cinque categorie:
- Vendite
- Marketing
- Servizio clienti
- Produzione
- Gestione progetti
Oltre 70 indicatori chiave di prestazione per l'ecommerce
Nota: gli indicatori di prestazione presentati di seguito non sono in alcun modo un elenco esaustivo. Il numero di KPI da considerare per la tua attività ecommerce è praticamente infinito.
- Quali sono gli indicatori di prestazione per le vendite?
- Quali sono gli indicatori di prestazione per il marketing?
- Quali sono gli indicatori di prestazione per il servizio clienti?
- Quali sono gli indicatori di prestazione per la produzione?
- Quali sono gli indicatori di prestazione per la gestione dei progetti?
Quali sono i KPI per le vendite?
I KPI per le vendite sono parametri che indicano come sta andando la tua attività in termini di conversioni e ricavi. Puoi esaminare i KPI di vendita relativi a un canale, a un periodo di tempo, a un team, a un dipendente specifici, e così via, per prendere decisioni aziendali con cognizione di causa.
💡 CONSIGLIO: Vai alla tua dashboard Analytics nell’admin Shopify per vedere questi KPI di vendita e monitorare i progressi rispetto ai tuoi obiettivi.
Esempi di metriche ecommerce importanti e KPI per le vendite sono:
- Vendite: i rivenditori ecommerce possono monitorare le vendite totali per ora, giorno, settimana, mese, trimestre o anno.
- Dimensione media dell'ordine: nota come “average market basket", la dimensione media dell'ordine indica quanto spende un cliente in genere per un singolo ordine.
- Profitto lordo: calcola questo KPI sottraendo il costo totale delle merci vendute dal totale delle vendite.
- Margine medio: il margine medio, o margine di profitto medio, è una percentuale che rappresenta il tuo margine di profitto su un determinato periodo di tempo.
- Valore medio dell'ordine (AOV): il valore medio di un ordine dei tuoi clienti.
- Tasso di fidelizzazione dei clienti: misura la percentuale di clienti che un'azienda mantiene nel tempo, indicando la fedeltà e la soddisfazione del cliente.
- Numero di transazioni: è il numero totale di transazioni. Usa questo KPI insieme alla dimensione media dell'ordine o al numero totale di visitatori del sito per avere informazioni approfondite.
- Tasso di conversione: o conversion rate, anch'esso una percentuale, è il tasso di conversione (o di acquisto) degli utenti del tuo sito ecommerce. Si calcola dividendo il numero totale di visitatori (di un sito, una pagina, una categoria o una selezione di pagine) per il numero totale di conversioni.
- Tasso di abbandono del carrello: il tasso di abbandono del carrello ti dice quanti utenti aggiungono prodotti al carrello ma non concludono l'acquisto. Più basso è questo numero, meglio è. Se il tuo tasso di abbandono del carrello è alto, potrebbero esserci troppi ostacoli nel processo di checkout.
- Ordini di nuovi clienti rispetto a ordini di clienti abituali: questa metrica ecommerce mette a confronto clienti nuovi e clienti abituali. Molti imprenditori si concentrano solo sull'acquisizione di clienti, ma la fidelizzazione dei clienti può rafforzare la fiducia, favorire il passaparola e far aumentare il valore degli ordini.
- Costo dei beni venduti (COGS, “cost of goods sold”): il COGS indica quanto stai spendendo per vendere un prodotto. Include i costi di produzione, gli stipendi dei dipendenti e le spese generali.
- Mercato totale disponibile rispetto alla quota di mercato di un rivenditore: monitorare questo KPI ti dirà quanto sta crescendo la tua attività rispetto ad altre nel tuo settore.
- Affinità di prodotto: questo KPI indica quali prodotti vengono acquistati insieme. Questo può e deve servire a definire le strategie di promozione incrociata.
- Relazione tra prodotti: indica quali prodotti vengono visualizzati consecutivamente. Anche in questo caso, utilizza questo KPI per definire tattiche di cross-selling efficaci.
- Livelli di inventario: questo KPI può indicare la quantità di scorte disponibili, quanto tempo i prodotti rimangono in magazzino, la velocità con cui vengono venduti, e così via.
- Prezzi competitivi: è importante valutare il tuo successo e la crescita aziendale rispetto a te stesso e ai tuoi concorrenti. Monitora le strategie di prezzo dei tuoi concorrenti e confrontale con le tue.
- Customer Lifetime Value (CLV): ossia il valore del ciclo di vita del cliente, indica quanto vale un cliente per la tua azienda nel corso della sua relazione con il tuo marchio. Punta a far crescere questo numero nel tempo, rafforzando le relazioni e puntando sulla fedeltà dei clienti.
- Ricavi per visitatore (RPV): l'RPV è la spesa media di un utente durante una singola visita al tuo sito. Se questo KPI è basso, analizza con attenzione il tuo sito per capire come incrementare le vendite online.
- Tasso di abbandono: per un rivenditore online, il tasso di abbandono indica la velocità con cui i clienti abbandonano il brand o annullano/non rinnovano l'abbonamento.
- Costo di acquisizione cliente (CAC): il CAC ti dice quanto spende la tua azienda per acquisire un nuovo cliente. Si misura esaminando le spese di marketing e come si suddividono per singolo cliente.
Per saperne di più: Che cos'è l'ottimizzazione del tasso di conversione (CRO)? Come iniziare
Quali sono i KPI per il marketing?
I KPI per il marketing rivelano il tuo successo in relazione ai tuoi obiettivi di marketing e pubblicità. Questi influenzano anche i tuoi KPI di vendita.
Se gestisci un negozio ecommerce, puoi utilizzare i KPI di marketing per capire quali prodotti vendono, chi li compra, come e perché. Questo può aiutarti a vendere in modo più strategico in futuro, a scrivere descrizioni di prodotto migliori e a perfezionare lo sviluppo del prodotto.
💡 CONSIGLIO: vai alla tua dashboard Analytics nell’admin Shopify per monitorare i KPI di marketing e assicurarti di raggiungere i tuoi obiettivi.
Esempi di KPI che puoi utilizzare per il marketing sono:
- Traffico del sito web: si riferisce al numero totale di visite al tuo sito ecommerce. Più traffico sul sito significa che più utenti visitano il tuo negozio online.
- Nuovi visitatori rispetto ai visitatori abituali: i nuovi visitatori sono quelli che approdano per la prima volta sul tuo sito. Al contrario, quelli abituali sono già stati sul tuo sito in precedenza. Questa metrica da sola non rivela molto. Tuttavia, può aiutare a valutare il successo delle campagne di marketing digitale. In una campagna di retargeting, per esempio, i visitatori abituali dovrebbero essere più numerosi.
- Tempo sul sito: questo KPI ti dice quanto tempo trascorrono gli utenti sul tuo sito. In genere, più tempo trascorso significa che hanno avuto interazioni più profonde con il tuo brand. È preferibile che gli utenti passino più tempo su blog e landing page e meno nella procedura di checkout.
- Frequenza di rimbalzo o “bounce rate”: la frequenza di rimbalzo indica quanti utenti abbandonano il tuo sito dopo aver visualizzato solo una pagina. Se questo numero è alto, è bene indagare sul motivo per cui i visitatori lasciano il tuo sito invece di esplorarlo.
- Pagine visualizzate per visita: è il numero medio di pagine che un utente visualizza sul tuo sito durante ogni visita. Anche in questo caso, quante più pagine, tanto maggiore sarà il coinvolgimento. Accertati, però, che gli utenti non impieghino troppi clic per trovare i prodotti che cercano: sarebbe un chiaro segnale che il design del sito è da rivedere.
- Durata media della sessione: il tempo medio che una persona trascorre sul tuo sito durante una singola visita.
- Fonte di traffico: questo KPI indica da dove provengono i visitatori e come hanno trovato il tuo sito. Ti svela quali canali generano più traffico, come la ricerca organica, la pubblicità a pagamento o i social media.
- Traffico mobile: monitora il numero totale di utenti che accedono al tuo negozio da dispositivo mobile e assicurati che il tuo sito sia ottimizzato per i dispositivi mobili.
- Monitoraggio delle fasce orarie: osservare quando i visitatori navigano sul sito ti permette di individuare i momenti di maggior traffico.
- Iscritti alla newsletter: si riferisce a quanti utenti sono iscritti alla tua mailing list. Più sono gli iscritti, più consumatori puoi raggiungere. Dovresti però anche dare un’occhiata ai dati correlati, come i dati demografici degli iscritti, per assicurarti di raggiungere il tuo pubblico target.
- Iscritti agli SMS: più recente nel marketing digitale rispetto all'email, un altro modo per raggiungere i consumatori è il marketing basato sugli SMS. Gli iscritti agli SMS sono i clienti nella tua lista di contatti per messaggi di testo.
- Tasso di crescita degli iscritti: indica la velocità di crescita della tua lista di iscritti. Incrociare questo KPI con il numero totale di iscritti ti darà un’idea abbastanza precisa sul canale in questione.
- Tasso di apertura delle email: questo KPI ti dice la percentuale di iscritti che apre la tua email. Se hai un tasso di apertura basso, prova a testare oggetti più accattivanti o a cancellare dalla lista iscritti inattivi o irrilevanti.
- Percentuale di clic (CTR, "click-through rate”): mentre il tasso di apertura indica la percentuale di iscritti che apre un'email, il CTR rivela la percentuale di quelli che hanno cliccato su un link dopo averla aperta. Questo è forse più importante del tasso di apertura, perché è proprio quel clic a portare traffico sul tuo sito.
- Cancellazioni dalla mailing list: puoi analizzare sia il numero totale, che la percentuale di cancellazioni dalla tua mailing list.
- Sessioni di chat avviate: se hai una funzionalità di live chat sul tuo negozio ecommerce, usando uno strumento come Shopify Inbox, il numero di sessioni di chat avviate ti dice quanti utenti ne hanno usufruito per parlare con un assistente virtuale.
- Follower e fan sui social: che tu sia su Facebook, Instagram, X, Pinterest o Snapchat (o su più di una piattaforma social), il numero di follower o fan che hai è un KPI utile per valutare la fedeltà dei clienti e la brand awareness. Molti di questi canali hanno anche strumenti da poter sfruttare per avere maggiori informazioni sui follower.
- Ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS): se conduci campagne pubblicitarie, il ROAS indica l'ammontare delle entrate per ogni euro speso in pubblicità su un canale specifico come Google o Facebook.
- ROAS misto: questa metrica combina l’importo speso in pubblicità su tutti i canali per darti una visione più ampia sull’efficienza con cui tue campagne pubblicitarie generano entrate.
- Costo per clic (CPC): noto anche come pay per click, questo KPI ti dice quanto spendi ogni volta che un potenziale cliente clicca su uno dei tuoi annunci a pagamento su Google, Facebook o altri canali.
- Coinvolgimento sui social media: il coinvolgimento sui social media indica il livello di interazione attiva dei tuoi follower e fan con il tuo marchio sui social.
- Clic: il numero totale di clic che un link riceve. Puoi misurare questo KPI praticamente ovunque: sul sito, sui social media, nelle email, negli annunci pubblicitari, PPC, e così via.
- Tasso medio di clic (CTR): Il tasso medio di clic indica la percentuale di utenti di una pagina (o altro) che cliccano su un link.
- Posizione media: questo KPI ti fornisce informazioni sull'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) e sulle performance della ricerca a pagamento del tuo sito. Mostra dove ti trovi nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca. L’obiettivo della maggior parte dei rivenditori online è di comparire al primo posto per le parole chiave target.
- Volume di traffico PPC: se hai campagne PPC in atto, questo parametro mostra il traffico che queste campagne portano sul tuo sito.
- Traffico del blog: puoi trovare questo KPI applicando un filtro nel tuo strumento di analisi. Può essere utile confrontare il traffico del blog con il traffico complessivo del sito.
- Numero e qualità delle recensioni dei prodotti: le recensioni dei prodotti sono fondamentali per una serie di motivi. Sono una riprova sociale, contribuiscono a migliorare la SEO e ti danno feedback preziosi per la tua attività. La quantità e il contenuto delle recensioni dei prodotti sono KPI importanti da monitorare per la tua attività ecommerce.
- CTR di banner o annunci display: i CTR per i tuoi banner e annunci display indicano la percentuale di utenti che clicca sull'annuncio. Questo KPI ti dà un’idea sulle performance del copy, delle immagini e delle offerte.
- Performance degli affiliati: se fai affiliate marketing, questo KPI ti aiuterà a capire quali canali sono più efficaci.
Puoi monitorare i tuoi dati analitici di ecommerce marketing in Google Analytics o con gli strumenti di analisi integrati di Shopify.
Quali sono i KPI per il servizio clienti?
I KPI per il servizio clienti ti aiutano a capire l’efficacia del tuo servizio clienti e se le aspettative sono soddisfatte. Potresti chiederti: quali dovrebbero essere i KPI per il call center, per il team di assistenza via email, per il team di assistenza sui social media? E così via. Misurare e monitorare questi KPI ti aiuterà a garantire un'esperienza positiva per i clienti.
I principali indicatori di performance per il servizio clienti sono:
- Punteggio di soddisfazione del cliente (CSAT): questo KPI si misura, in genere, sulla base delle risposte dei clienti a una semplice domanda: “Quanto sei soddisfatto della tua esperienza?” La valutazione è espressa di solito su una scala numerica. La soddisfazione del cliente è un dato molto importante da monitorare, in quanto può avere un impatto su praticamente ogni settore della tua attività.
- Net promoter score (NPS): questo KPI dà informazioni sulle relazioni con i clienti e sulla loro fedeltà, indicando la probabilità che i clienti raccomandino il tuo brand a qualcuno nella loro rete.
- Tasso di successo: calcola il tuo tasso di successo prendendo il numero totale di vendite di un singolo prodotto e dividendolo per il numero di clienti che hanno contattato il team di assistenza clienti per tale prodotto.
- Conteggio delle email al servizio clienti: indica il numero di email ricevuto dal tuo team di assistenza.
- Conteggio delle chiamate al servizio clienti: indica la frequenza con cui il tuo servizio clienti riceve richieste per telefono piuttosto che per email..
- Conteggio delle conversazioni via chat al servizio clienti: se hai una live chat sul tuo sito ecommerce, potresti contare il numero di conversazioni via chat con il servizio clienti.
- Tempo di prima risposta: è il tempo medio che un cliente deve attendere per ricevere la prima risposta alla sua richiesta. Mira a ridurlo il più possibile!
- Tempo medio di risoluzione: è il tempo che il servizio clienti impiega a risolvere un problema, a partire dal momento in cui il cliente ha reso noto il problema.
- Ticket attivi: Il numero totale di richieste ancora in fase di elaborazione.
- Ticket arretrati: indica le richieste che si accumulano nel tuo sistema senza essere risolte. Le cause possono essere di varia natura.
- Classificazione dei problemi: oltre al numero totale di interazioni con il servizio clienti, tieni d’occhio anche i dati quantitativi relativi alle tendenze per vedere se è possibile anticipare i problemi e ridurre le richieste di assistenza. Classificare i problemi dei clienti ti aiuta a individuare le tendenze e i progressi compiuti nella risoluzione dei problemi.
- Tasso di escalation del servizio: questo KPI indica quante volte un cliente ha chiesto a un operatore del servizio clienti di poter parlare con un supervisore o un altro dipendente senior. Mantieni basso questo numero.
Monitorare e lavorare per migliorare i KPI relativi al servizio clienti può aiutarti ad aumentare il valore del cliente nel tempo e a ridurre i costi di acquisizione dei clienti.
Quali sono i KPI per la produzione?
I KPI per la produzione sono, ovviamente, legati alla tua catena di approvvigionamento e ai processi di produzione. Questi possono dirti dove sono le efficienze e le inefficienze e aiutarti a gestire meglio la produttività e le spese.
I KPI per la produzione nell'ecommerce sono:
- Durata del ciclo: indica il tempo necessario per fabbricare un singolo prodotto dall'inizio alla fine. Monitorare questo KPI ti dà un’idea sull'efficienza della produzione.
- Efficienza complessiva delle attrezzature (OEE, “overall equipment effectiveness”): l’OEE fornisce alle aziende ecommerce informazioni sul rendimento dei macchinari di produzione.
- Efficienza complessiva del lavoro (OLE, “overall labor effectiveness”): vorrai sicuramente conoscere anche l'efficienza del personale, oltre a quella dei macchinari. Il KPI OLE ti dirà quanto è produttivo il personale che opera sulle macchine.
- Rendimento: la resa è un KPI di produzione semplice. Si tratta del numero di prodotti fabbricati. Analizza anche la varianza di rendimento in produzione per sapere quanto ti discosti dalla tua media.
- First time yeld (FTY) e first time through (FTT): l’FTY o FTT, detto “rendimento di primo passaggio” è un KPI che indica la qualità o gli sprechi dei tuoi processi produttivi. Per calcolarlo, dividi il numero di unità prodotte correttamente per il numero totale di unità che hanno iniziato il processo produttivo.
- Numero di incidenti o eventi di non conformità: nella produzione, esistono una serie di regolamenti, licenze e politiche a cui le aziende devono attenersi. Si tratta in genere di vincoli volti a garantire la sicurezza, condizioni di lavoro adeguate e la qualità. Riduci questo fattore per assicurarti di operare nel rispetto delle linee guida vigenti.
Quali sono i KPI per la gestione progetti?
I KPI per il project management permettono di capire se i tuoi team stanno eseguendo e completando determinati compiti, il che è estremamente importante quando gestisci un negozio ecommerce.
Ogni progetto o iniziativa all'interno della tua attività ha obiettivi precisi e deve essere gestito con processi e flussi di lavoro differenti. I KPI per la gestione di progetti ti dicono se ciascun team sta lavorando per raggiungere i propri obiettivi e se i processi di lavoro favoriscono il raggiungimento di tali obiettivi.
I KPI per la gestione progetti sono:
- Ore lavorate: il totale delle ore lavorate ti dice quanto tempo un team ha dedicato a un progetto. I project manager dovrebbero anche valutare la discrepanza tra le ore stimate e quelle effettive per distribuire meglio le risorse nei progetti futuri.
- Budget: il budget rappresenta il denaro stanziato per un progetto specifico. Assicurati assieme ai project manager che il budget sia realistico; se sfori spesso il budget, dovrai apportare alcune modifiche alla pianificazione del progetto.
- Ritorno sull'investimento (ROI): il ROI per il project management ti dice quanto ha fruttato il tuo impegno al tuo business. Quanto più alto è questo numero, meglio è. Il ROI tiene conto di tutte le spese e i guadagni relativi a un progetto.
- Variazione dei costi: così come è utile confrontare i tempi e le ore effettivi rispetto a quelli previsti, anche esaminare il costo totale rispetto al costo previsto non è da meno.Ti aiuterà a capire dove tagliare i costi e dove aumentare gli investimenti.
- Indice di rendimento dei costi (CPI, “cost performance index”)): il CPI per il project management, come il ROI, ti dice quanto vale il tuo investimento in risorse. Il CPI si calcola dividendo il valore guadagnato per i costi effettivi. Se il tuo CPI è inferiore a 1, c'è margine di miglioramento.
Come creare un KPI
Per scegliere i tuoi KPI assicurati prima di tutto di aver definito i tuoi obiettivi in modo chiaro e individuato le aree aziendali che influenzano quegli obiettivi. Ovviamente, i KPI possono e devono differire per ciascuno dei tuoi obiettivi, che si tratti di incrementare le vendite, semplificare il marketing o migliorare il servizio clienti.
Modelli di indicatori chiave di prestazione
Ecco alcuni modelli di indicatori chiave di performance, con esempi di obiettivi e KPI associati.
💡 CONSIGLIO: vai sulla tua dashboard Analytics nell’admin Shopify per controllare e monitorare questi KPI.
Obiettivo 1: Incrementare le vendite del 10% nel prossimo trimestre.
Esempi di KPI:
- Vendite giornaliere
- Tasso di conversione
- Traffico del sito
Obiettivo 2: Aumentare il tasso di conversione del 2% nel prossimo anno.
Esempi di KPI:
- Tasso di conversione
- Tasso di abbandono del carrello
- Competitività dei prezzi
Obiettivo 3: Aumentare il traffico del sito del 20% nel prossimo anno.
Esempi di KPI:
- Traffico del sito
- Fonti di traffico
- CTR pubblicitario
- Condivisioni sui social
- Tassi di rimbalzo
Obiettivo 4: Dimezzare le chiamate di assistenza clienti nei prossimi sei mesi.
Esempi di KPI:
- Classificazione delle chiamate al servizio
- Pagine visitate subito prima della chiamata
Esistono numerosi indicatori di performance e il loro valore è strettamente correlato all'obiettivo che si vuole misurare. Monitorare la pagina visitata prima di fare una chiamata di assistenza è un KPI sensato per l'obiettivo 4, infatti può aiutare a identificare gli aspetti che creano confusione nel cliente e che, una volta corretti, riducono le chiamate al servizio clienti. Ma lo stesso indicatore di performance sarebbe inutile per l'obiettivo 3.
Una volta stabiliti gli obiettivi e selezionati i KPI, monitorare questi indicatori deve diventare una routine quotidiana. E non dimenticare: le performance devono essere alla base delle decisioni aziendali e i KPI definiscono le azioni da intraprendere.
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KPI per l'ecommerce: domande frequenti
Come si misura la performance nell'ecommerce?
La performance nell'ecommerce si misura utilizzando gli indicatori chiave di performance (KPI). I KPI possono differire a seconda degli obiettivi di ogni azienda.
Qual è un esempio di KPI?
Se un'azienda vuole misurare il successo di una recente campagna di online marketing, un KPI utile è il numero di visitatori unici approdati sul sito tramite gli annunci online.
Quali sono gli indicatori chiave di performance nell'ecommerce?
Ci sono molti indicatori chiave di performance (KPI) nell'ecommerce. Alcuni esempi comuni sono il tasso di conversione, il traffico del sito, il fatturato lordo, il tasso di abbandono del carrello e molti altri elencati sopra.
Qual è il KPI più importante per l'ecommerce?
Il KPI più importante per l'ecommerce è il tasso di conversione. Indica la percentuale di visitatori che effettuano un acquisto sul tuo sito. Il tasso di conversione si calcola dividendo il numero di visitatori per il numero di conversioni.