Qualsiasi attività di ecommerce vorrebbe ottenere più traffico e, di conseguenza, più clienti. Implementare una strategia SEO efficace significa aumentare il numero dei visitatori, la notorietà del brand e le vendite.
Ma occuparsi efficacemente di SEO marketing non è facile: l'algoritmo dei motori di ricerca viene spesso aggiornato, così come le abitudini di ricerca da parte degli utenti cambiano nel corso del tempo.
Questa guida SEO per principianti, divisa in tre sezioni, ti spiegherà in modo semplice le basi della SEO per ecommerce.
Cos'è la SEO (e perché è utile seguire una guida)
L'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è un insieme di strategie che hanno lo scopo di generare traffico organico, senza ricorrere a strumenti pubblicitari (a pagamento), da siti come Google, Bing e Yahoo. Quando fai una ricerca su Google, ad esempio, appare una pagina con i risultati di ricerca (SERP). Nell’immagine seguente, i risultati organici sono evidenziati in rosso:
Nell’immagine successiva invece puoi vedere gli annunci a pagamento (evidenziati in giallo) e i risultati sponsorizzati di Google Shopping (evidenziati in rosa):
Seguire una guida SEO marketing è utile per far apparire i tuoi prodotti tra questi dieci risultati di ricerca organici. Ci sono molte altre pagine da esplorare, ma più alto è il numero della pagina su cui appare il tuo sito, minore è il traffico generato.
Secondo uno studio dell’agenzia SEO Backlinko, soltanto lo 0,63% degli utenti clicca sui siti che si trovano nella seconda pagina dei risultati di ricerca di Google.
Inoltre, il primo risultato che appare nella SERP ottiene il 27,6% dei clic totali. In altre parole, la SEO conta.
Grazie a questa guida SEO per ecommerce scoprirai come posizionarti in cima alla prima pagina di Google sfruttando i termini di ricerca utilizzati solitamente dai tuoi potenziali clienti.
Prima parte: ricerca delle parole chiave
- Suggerimenti di Google
- Suggerimenti di Amazon
- Long tail keyword
- Strumento di ricerca per parole chiave (Semrush)
- Scegliere le parole chiave giuste per il tuo negozio
Il primo passaggio da affrontare è individuare quali sono i termini di ricerca più utilizzati dai tuoi potenziali clienti. Innanzitutto, tieni presente che c’è una differenza tra la ricerca delle parole chiave generiche e la ricerca delle parole chiave per ecommerce. Perché? Per la maggior parte dei siti, le keyword rilevanti sono quelle che gli utenti digitano per cercare informazioni online. Ad esempio:
Invece, quando si parla di SEO per ecommerce, il posizionamento avviene con parole chiave commerciali, come queste:
Come puoi vedere, i blog e i siti web ricchi di contenuti puntano su keyword “informative”, cioè quelle usate dagli utenti per cercare informazioni. Al contrario, i siti di ecommerce utilizzano le keyword commerciali, che rivelano l'intenzione dell’utente di effettuare un acquisto.
Suggerimenti di Google
Avrai sicuramente notato la funzione di ricerca con completamento automatico di Google. Quando inizi a digitare, Google ti suggerisce dei termini pertinenti:
Nella parte inferiore della pagina appaiono ulteriori query di ricerca correlate:
Inizia da qui per cercare idee sulle parole chiave da utilizzare, soprattutto se hai già in mente una query da cui iniziare la ricerca.
Suggerimenti di Amazon
Puoi procedere in modo analogo su Amazon, che con ogni probabilità è un concorrente del tuo sito ecommerce. Il punto di forza dei suggerimenti di Amazon è che sono incentrati sul prodotto, diversamente da quelli di Google, spesso legati a parole chiave informative.
Su Amazon puoi seguire lo stesso procedimento indicato sopra. Cerca una parola chiave corrispondente a un tuo prodotto:
Otterrai idee sui termini da usare per le categorie di prodotto. Ad esempio, digitando “zaino”, appariranno suggerimenti come “zaini uomo”, “zaini donna”, ecc.:
Tra i suggerimenti, insieme a possibili categorie di prodotto, appariranno anche alcune potenziali keyword:
Long tail keyword
Tra queste, troverai le long tail keyword, parole chiave solitamente composte da tre o quattro termini. Più una parola chiave è lunga, più è specifica. Le long tail keyword presentano una minore concorrenza e spesso hanno tassi di conversione più elevati.
Puoi automatizzare il processo di ricerca grazie a strumenti SEO appositi. Ad esempio, Keyword Tool Dominator automatizza il processo di ricerca delle parole chiave sia per Google che per Amazon. Usare uno strumento simile può risparmiarti lunghe ricerche manuali, specialmente se il tuo catalogo di prodotti è molto ampio.
Inoltre, puoi approfondire ulteriormente la ricerca, sia su Amazon che su qualsiasi altro sito ecommerce con cui la tua azienda compete. Per farlo, dai un’occhiata alle sottocategorie di prodotto rilevanti. Tra queste, troverai idee di parole chiave e categorie per il tuo negozio:
Su Amazon, dal menù a tendina “Tutte” in alto a sinistra puoi vedere tutte le categorie disponibili:
Se vendi libri, puoi cercare la categoria corrispondente e scegliere la sottocategoria più rilevante. In questo modo vedrai come Amazon elenca e ordina i libri in vendita:
Prova diversi abbinamenti per trovare nuove idee per parole chiave e categorie di prodotto. Potresti anche trovare delle sottocategorie da esplorare, che ti daranno ulteriori idee:
Ripeti questi passaggi per ognuno dei tuoi concorrenti principali.
Strumento di ricerca per parole chiave (Semrush)
Finora, con questa guida SEO, hai visto come eseguire ricerche di parole chiave a basso costo. Ma se il tuo budget te lo consente, è sicuramente una buona idea investire in un abbonamento annuale o mensile a Semrush. Questo strumento ti aiuterà a trovare parole chiave più efficaci.
Ecco un esempio: immagina di essere un competitor di BustedTees.com, un negozio online di magliette e felpe spiritose. Tutto ciò che devi fare è inserire il nome di dominio “BustedTees.com” nel campo di ricerca di Semrush e selezionare “Ricerca organica” nel menù a tendina sulla sinistra:
Ora scorri verso il basso per vedere tutte le parole chiave con cui il sito BustedTees.com è posizionato sui motori di ricerca:
Sempre nel menù a tendina a sinistra, seleziona “Competitors”:
Come risultato, otterrai un lungo elenco di siti simili a BustedTees.com:
Ora puoi ripetere lo stesso procedimento per ciascuno di questi siti e vedere per quali keyword sono posizionati. Grazie allo strumento di Semrush per la gap analysis, potrai verificare quali sono le keyword per cui il tuo negozio non si è posizionato:
Assicurati di selezionare “Parole chiave univoche”:
Ora vedrai un elenco di parole chiave con cui si è posizionato il tuo concorrente:
Scegliere le keyword giuste per il tuo negozio
Dopo avere seguito tutti questi passaggi, ti ritroverai con un elenco di parole chiave piuttosto lungo. Che cosa puoi fare per concentrarti solo sulle keyword più importanti? Inizia da questi fattori chiave.
Volume
Maggiore è il volume di ricerca, maggiore è il traffico potenziale che può raggiungere il tuo sito. Semrush ti fornisce i dati sul volume di ricerca, che puoi scoprire anche con altri strumenti gratuiti come Google Keyword Planner. Spesso però le parole chiave ad alto volume hanno una concorrenza elevata.
Concorrenza
Minore è la concorrenza, maggiore è la probabilità di ottenere un buon posizionamento con una parola chiave specifica. Anche per questo puoi usare Semrush, che con il parametro KD indica il livello di difficoltà/concorrenza per la parola chiave. In alternativa puoi usare uno strumento gratuito come MozBar per stimare il livello di concorrenza. Ecco un esempio:
I parametri PA (Page Authority) e DA (Domain Authority) determinano il grado di difficoltà nel classificarsi al di sopra dei risultati organici raffigurati. Più alto è il loro valore, più è difficile superarli.
Il compromesso migliore per raggiungere buoni risultati è identificare le parole chiave con un volume di ricerca alto e una concorrenza bassa.
Rilevanza
Quanto è rilevante la tua pagina prodotto o categoria rispetto a un termine di ricerca? Questo è un fattore di posizionamento molto importante. Focalizzati sul posizionamento solo per le ricerche che sono attinenti ai tuoi prodotti: diversamente, Google potrebbe penalizzarti.
Intento
Esistono quattro tipi di search intent (intento di ricerca):
- Navigazionale (quando l’utente cerca una pagina specifica, es. “Amazon login”)
- Informazionale (quando l’utente cerca informazioni su qualcosa, es. “cos’è la SEO”)
- Commerciale (quando l’utente fa delle ricerche prima di decidere che cosa acquistare, es. “computer fissi più veloci”)
- Transazionale (quando l’utente ha già intenzione di acquistare, es. “comprare cyclette”)
Seconda parte: Come strutturare un sito ecommerce
- Semplicità
- Quali pagine ottimizzare? Legge della domanda e dell’offerta
- Noindex e tag canonical
- Altri suggerimenti
Il modo in cui le pagine del tuo sito sono organizzate e strutturate influisce non solo sul posizionamento, ma anche sulla user experience (UX). L’obiettivo è offrire ai visitatori un’esperienza di navigazione agevole, e allo stesso tempo consentire ai motori di ricerca di trovare i prodotti del tuo negozio più facilmente.
Man mano che aggiungi e rimuovi prodotti e categorie, la struttura del sito diventa sempre più complicata. Ma se riesci a impostarla nel modo corretto fin dall'inizio, risparmierai molto tempo successivamente. Per farlo, devi tenere conto di alcuni aspetti.
Semplicità
Puntare sulla semplicità significa aiutare i visitatori a trovare facilmente quello che cercano sul tuo sito. In questo modo eviterai anche di modificare la struttura del sito ogni volta che aggiungi una nuova categoria di prodotto.
Inoltre, se vuoi migliorare la link authority delle tue pagine, devi fare in modo che ci siano meno clic possibile a separare la pagina di un prodotto dalla homepage.
Quali pagine ottimizzare? Legge della domanda e dell’offerta
Finora hai visto le basi della SEO. Ma approfondirai un ambito più tecnico. Ecco il prezioso consiglio di Aleyda Solis di Orainti sulla SEO per ecommerce e la struttura del sito:
“Applica la legge della domanda e dell'offerta per identificare quali livelli della struttura del sito (categorie, attributi, brand, filtri) meritano di essere indicizzati e ottimizzati; in altre parole, verifica se corrispondono a una domanda effettiva del pubblico”.
Ma che cosa si intende per “indicizzati”? L’indicizzazione è l’inserimento nel database dei motori di ricerca. In altre parole, è una pagina che Google ha già scoperto.
Aleyda continua:
“Uno dei problemi più comuni per i siti di ecommerce è la presenza di contenuti scarsi e pagine duplicate. Spesso il problema deriva dai molti livelli interni nella struttura del sito web; un esempio sono le pagine relative a filtri e attributi con pochissimi prodotti, inclusi anche in più pagine”.
Noindex e tag canonical
Per “contenuti scarsi” si intende la presenza di poco testo, ben evidente se si confrontano un sito ecommerce e un blog. Pensa alle decine e decine di pagine con contenuto scarso generate per via di attributi e filtri dei prodotti.
Da qui il problema della duplicazione dei contenuti.
Come spiega Aleyda:
Il modo più semplice e comune per gestire una situazione del genere è implementare la funzione noindex o configurare alcune pagine come canoniche rispetto ad altre; è più facile fare così anziché creare contenuti utili e rilevanti per queste pagine, in modo da renderle uniche e competitive. È un metodo più sbrigativo, ma non è la soluzione ideale per indirizzare efficacemente le ricerche degli utenti verso i tuoi contenuti e prodotti”.
Impostare una pagina come canonica serve a comunicare a Google quale URL è la versione principale della pagina che vuoi venga visualizzata nei risultati di ricerca. Senza i tag che contrassegnano una pagina come canonica, Google potrebbe:
- non individuare i contenuti esclusivi, rilevando troppi contenuti duplicati;
- abbassare il tuo posizionamento;
- scegliere come versione principale una pagina diversa da quella che ti interessa.
Altri suggerimenti
Tieni presente che, se utilizzi Shopify, vengono generati automaticamente e aggiunti alle pagine dei tag canonical, volti a impedire la visualizzazione di contenuti duplicati nei risultati di ricerca. Si tratta di una funzione utilissima ai fini della SEO per ecommerce.
Tuttavia, Aleyda suggerisce di utilizzare altre strategie oltre all’uso di noindex e tag canonical:
“Per prima cosa è necessario valutare se ci sono abbastanza query di ricerca relative a caratteristiche, tipologie e brand del prodotto offerto in ogni livello del tuo ecommerce, individuando quali contenuti vale la pena indicizzare. Il contenuto è sufficiente? Allora verifica se corrisponde al modo in cui gli utenti cercano il prodotto oppure se è opportuno ampliarlo e ottimizzarlo, per renderlo rilevante e competitivo.
Il contenuto è scarso, non è ottimizzato ed è necessario investire del tempo per migliorarlo? Può sembrare scoraggiante, ma hai già accertato la presenza di un numero elevato di ricerche da parte degli utenti, perciò sai che ne varrà la pena”.
In conclusione, non vale la pena ottimizzare ogni livello della struttura del tuo sito. Focalizzati sulle pagine potenzialmente più redditizie, puntando alla loro indicizzazione.
Terza parte: SEO on page per l'ecommerce
- Le basi
- Scegli gli URL corretti
- Riduci le pagine con contenuto scarso
- Sfrutta le parole chiave a indicizzazione semantica latente (LSI)
Con questa guida SEO, hai imparato come cercare le parole chiave e perfezionare la struttura del tuo sito. Ora scoprirai come ottimizzare i due tipi di pagina principali di un sito ecommerce:
- pagine di categoria
- pagine di prodotto
1. Le basi
Usi già Shopify? Allora forse saprai che la piattaforma ha delle funzioni SEO integrate. Alcune sono automatiche:
- tag canonical, per specificare la versione principale di una pagina;
- file sitemap.xml e robots.txt del sito, che indicano rispettivamente ai motori di ricerca quali pagine scansionare e quali no;
- title tag generati dai temi, anche per il nome del negozio;
- collegamento con i social media e opzioni di condivisione, presenti in tutti i temi.
Altre funzioni di Shopify invece richiedono le tue capacità di ottimizzazione per essere implementate. Puoi per esempio:
- modificare title tag e meta description per includere le parole chiave;
- modificare il testo alternativo delle immagini per includere le parole chiave;
- rinominare i file in modo che includano le parole chiave;
- scegliere gli URL per post del blog, pagine web, prodotti e collezioni.
Quando ottimizzi il title tag e la meta description, tieni presente che questi elementi appariranno nelle ricerche di Google. Insomma, il primo passo è posizionarsi in prima pagina e il secondo passo è convincere gli utenti a cliccare sul tuo sito.
Alcune parole, come “offerte”, “sconto”, “spedizione gratuita”, “ampia selezione”, ecc. possono aiutare il tuo sito a generare più traffico. Ma soddisfare i motori di ricerca potrebbe non essere sufficiente: Google utilizza la percentuale di clic (CTR) come fattore di posizionamento.
In più, se utilizzati con le long tail keyword, questi termini possono aiutarti a ottenere un buon posizionamento tra i risultati di ricerca.
2. Scegli gli URL corretti
Secondo Rand Fishkin e il team di Moz, per un posizionamento ottimale ci sono alcune linee guida da seguire che riguardano gli URL:
- Il tuo URL deve essere facile da leggere e da interpretare per gli utenti, perché l'accessibilità è importante per Google.
- L'utilizzo delle tue parole chiave negli URL è fortemente consigliato, poiché gli URL sono visibili nei risultati di ricerca.
- Mantieni la lunghezza degli URL intorno ai 50-60 caratteri.
- Fai combaciare il più possibile URL e titolo della pagina.
- Non includere stop words (parole funzione) come “e”, “di”, “il” e “a”.
- L’uso ridondante delle parole chiave viene considerato un indice di spam da Google.
Tieni a mente queste linee guida quando scegli quali URL usare per le pagine dei prodotti e delle categorie.
3. Riduci le pagine con contenuto scarso
Google e altri motori di ricerca utilizzano il contenuto della tua pagina per determinare se e dove posizionarla tra i risultati di ricerca e con quali parole chiave.
Quindi, se vuoi che le tue pagine ottengano risultati migliori, assicurati di avere descrizioni di prodotto lunghe.
Scrivi descrizioni di prodotto dettagliate e approfondite, in modo da sfruttare al massimo le potenzialità di Google. Se il tuo catalogo è vastissimo, concentrati sui tuoi prodotti migliori. In alternativa, concentrati sui prodotti che sono posizionati già in fondo alla prima pagina di Google o in cima alla seconda pagina.
Più scrivi, più Google può classificare la tua pagina in modo preciso, e più possibilità hai di usare le tue parole chiave.
4. Sfrutta le parole chiave a indicizzazione semantica latente (LSI)
Le parole chiave a indicizzazione semantica latente sono quei termini strettamente correlati alla tua parola chiave principale.
Puoi trovarle attraverso una rapida ricerca su Amazon (o altri concorrenti noti) oppure con Keyword Planner di Google, strumento gratuito citato in precedenza in questa guida.
Su Amazon, cerca la tua parola chiave principale e guarda le parole chiave secondarie che compaiono tra i suggerimenti. Immagina di avere un negozio di elettrodomestici, e tra i vari prodotti che offri c’è un frullatore:
Termini come “5 velocità”, “1200W”, “caraffa in vetro da 1,7 l” appaiono più volte e questo indica che sono forti fattori di vendita e probabili elementi comuni dei termini di ricerca.
Puoi anche provare a cercare la tua parola chiave tramite Google Keyword Planner, per ottenere alcune idee di parole chiave LSI:
Se la tua pagina è ben posizionata con la keyword principale, puoi provare a raggiungere la prima pagina anche con delle keyword secondarie. Perciò, usa le parole chiave a indicizzazione semantica latente quando opportuno.
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Conclusione
Con questa guida hai imparato le basi della SEO, ma c'è molto di più da dire sulla SEO per ecommerce: SEO tecnica, link building, content marketing per ecommerce... e tanto altro ancora.
Se vuoi approfondire gli argomenti trattati in questa guida SEO per ecommerce dedicata ai principianti, ecco alcuni articoli da consultare:
- 13 strumenti SEO per aumentare il traffico sul tuo sito web
- Guida completa al posizionamento sui motori di ricerca di un sito web
- Ricerca delle parole chiave: guida SEO di base per ecommerce
- Guida SEO: guida all’ottimizzazione per motori di ricerca
- Shopify SEO: guida alla generazione di traffico per il tuo negozio
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- Guida SEO per ecommerce Livello intermedio
SEO marketing: domande frequenti
Che cos’è la SEO?
SEO è l’acronimo di “search engine optimization”, ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca. È un processo misurabile e ripetibile utilizzato per segnalare ai motori di ricerca che le tue pagine meritano di posizionarsi tra i primi risultati di ricerca di Google.
Qual è la differenza tra SEO e SEO per ecommerce?
In entrambi i casi vengono applicati gli stessi principi. Tuttavia, le strategie SEO per ecommerce sono specifiche per i negozi online. L’obiettivo principale della SEO per ecommerce è aumentare la visibilità dei prodotti nei risultati di ricerca per favorire le vendite, mentre la SEO tradizionale ha lo scopo di migliorare la visibilità dei contenuti di un sito web per attirare l’attenzione di chi legge.
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