Nel frenetico mondo della pubblicità digitale, i brand competono per attirare l'attenzione dei consumatori attraverso i social media, i motori di ricerca e i siti web. Una strategia di comunicazione efficace, assieme al giusto modello di pricing pubblicitario, può aiutarti a emergere dalla massa.
Uno degli strumenti più popolari per raggiungere questo obiettivo è il marketing CPM. Con questo modello, gli inserzionisti pagano in base alle impressioni anziché ai clic o alle conversioni. A prima vista, il marketing CPM può sembrare un salto nel buio. Stai pagando in anticipo senza risultati garantiti. Tuttavia, come nella vita, le prime impressioni contano.
In questo articolo approfondiamo come funziona il marketing CPM, come calcolare le tariffe e perché potrebbe essere la scelta giusta per i tuoi obiettivi di marketing rispetto ad altri modelli di pricing.
Che cos'è il CPM?
Il CPM, o costo per mille impressioni, è una metrica del digital advertising che misura il costo di visualizzazione di un annuncio per mille utenti. Questa metrica aiuta gli inserzionisti a valutare l'efficienza delle loro campagne. Analizzando il CPM insieme ai tassi di engagement, i marketer possono ottimizzare la spesa pubblicitaria e indirizzare i loro messaggi in modo più efficace per massimizzare il ritorno sull'investimento (ROI).
Vantaggi del CPM
Il marketing CPM offre diversi vantaggi, il che lo rende un'opzione efficace per molti obiettivi di pubblicità digitale. Ecco alcuni dei principali benefici delle campagne pubblicitarie CPM:
Aumento della brand awareness
Una campagna CPM su network pubblicitari come la Rete Display di Google consente alle aziende di aumentare la brand awareness. Il modello di pricing CPM offre agli inserzionisti accesso a posizionamenti pubblicitari premium e una vasta visibilità su diverse pagine web. Questo contribuisce a costruire la consapevolezza e il riconoscimento del brand mostrando gli annunci più volte.
Le pubblicità CPM possono andare oltre la brand awareness e tradursi in vendite quando fanno parte di azioni di marketing digitale più ampie.
Acquisizione clienti a costi contenuti
La pubblicità CPM è un modo economico per ottenere nuovi contatti e clienti, rispetto ad altri modelli di pricing nel marketing digitale. Le campagne CPM ti permettono di personalizzare il tuo tasso CPM in base ai tuoi costi di acquisizione clienti e al valore di una conversione. La spesa è prevedibile, poiché paghi solo per le impressioni ricevute anziché per i clic, che possono essere più difficili da stimare.
Retargeting efficace
Sebbene gli annunci CPM non generino direttamente conversioni, consentono il retargeting, che può generare contatti e vendite.
Le campagne CPM fanno ripetutamente arrivare il tuo brand e i tuoi annunci davanti a un pubblico fortemente interessato, attraverso vari formati e posizionamenti pubblicitari.
Quando sono allineate con email, social media e annunci search, le campagne di marketing che utilizzano il CPM possono accompagnare i consumatori fino alla conversione. La consapevolezza e la familiarità con le strategie CPM rendono i potenziali clienti più propensi a interagire e a convertire quando vedono il tuo messaggio su altri canali.
Come calcolare il CPM
La formula per calcolare il CPM è semplice:
CPM = (Costo totale della campagna / Numero totale di impressioni) x 1.000
Per utilizzare la formula CPM, hai bisogno di due informazioni:
- Il costo totale della tua campagna pubblicitaria, ovvero l'importo che paghi per gestire gli annunci
- Il numero totale di impressioni che la tua campagna genererà (o ha generato)
Una volta che hai questi numeri, dividi il costo totale per il numero totale di impressioni. Questo ti darà il costo per singola impressione. Poiché il CPM è il costo per mille impressioni, moltiplicherai il risultato per 1.000 per ottenere il tuo CPM.
Esempio di calcolo del CPM
Immagina che un rivenditore di abbigliamento gestisca una campagna pubblicitaria online con i seguenti numeri:
- Costo totale della campagna: 5.000 €
- Numero totale di impressioni: 2.000.000
Ecco come potrebbe calcolare il suo CPM:
CPM = (5.000 € / 2.000.000) x 1.000
CPM = 2,50 €
Quindi, il CPM per la campagna pubblicitaria del rivenditore di abbigliamento è di 2,50 €. Ciò significa che per ogni mille impressioni ricevute dai suoi annunci, paga 2,50 €.
CPM vs CPC vs CPA: qual è la differenza?
Gli inserzionisti possono scegliere tra vari modelli di pricing pubblicitario, ognuno con il proprio metodo di calcolo dei costi. I tre modelli più comuni sono costo per mille (CPM), costo per clic (CPC) e costo per azione (CPA). Comprendere le differenze tra questi modelli è cruciale per i marketer che cercano di ottimizzare la loro spesa pubblicitaria e il ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS).
Ecco nel dettaglio ciascun modello di pricing:
CPM (costo per mille)
Il CPM, o costo per mille, si riferisce al costo che l’inserzionista paga per mille impressioni di un annuncio. Un'impressione viene registrata ogni volta che l'annuncio viene visualizzato da un utente, indipendentemente dal fatto che venga cliccato o porti a una conversione.
Il CPM è più adatto per campagne progettate per aumentare la brand awareness, poiché si concentra sul numero di volte in cui un annuncio viene visto piuttosto che sull'interazione con l'annuncio.
CPC (costo per clic)
Il CPC (costo per clic) è un modello di pricing in cui l'inserzionista paga ogni volta che qualcuno clicca sul suo annuncio, indipendentemente da ciò che accade dopo il clic. Questo modello è tipicamente focalizzato sull'aumento del traffico verso un sito web o una landing page.
Il CPC è spesso utilizzato quando la campagna mira a generare un'azione immediata, come visitare un sito web o una landing page, invece di visualizzare semplicemente un annuncio.
Ecco come calcolare il CPC:
CPC = Costo totale della campagna / Numero totale di clic
CPA (costo per azione)
Il CPA, o costo per azione, è un modello in cui l'inserzionista paga solo quando viene intrapresa un'azione specifica a seguito di un clic sull'annuncio. Questa azione potrebbe essere una vendita, una registrazione, un download o qualsiasi altro evento di conversione predefinito.
Il CPA è un modello basato sulle prestazioni che viene comunemente utilizzato nel marketing di affiliazione, una strategia in cui i content creator guadagnano una commissione ogni volta che qualcuno acquista qualcosa tramite un link di affiliazione che condividono. Gli inserzionisti lo preferiscono quando vogliono assicurarsi che la loro spesa pubblicitaria sia allineata a obiettivi di conversione specifici.
Ecco come calcolare il CPA:
CPA = Costo totale della campagna / Numero totale di conversioni
Ogni modello serve a obiettivi pubblicitari differenti. La scelta tra CPM, CPC e CPA dipende da ciò che l’inserzionista desidera ottenere con la propria campagna.
Marketing CPM: domande frequenti
Qual è uno svantaggio del CPM?
Uno svantaggio del CPM è che, sebbene possa ottimizzare la visibilità in una campagna pubblicitaria, non garantisce engagement o conversioni. Questo può portare a costi più elevati senza risultati tangibili.
Qual è la differenza tra impressioni e visualizzazioni di pagina?
Le impressioni indicano quante volte un annuncio viene mostrato all’interno di una pagina web. Le visualizzazioni di pagina rappresentano il numero di volte in cui una pagina web viene caricata o visitata da un utente.
Qual è un buon CPM per il marketing?
Un buon CPM per il marketing varia a seconda del formato dell'annuncio, del pubblico target e del settore. In generale, una strategia CPM competitiva trova il giusto equilibrio tra efficienza dei costi e qualità del pubblico raggiunto.
Cosa sono CPC e CPM nel marketing?
Il CPC (costo per clic) indica quanto paga un inserzionista ogni volta che un utente clicca sul suo annuncio. Il CPM (costo per mille) rappresenta il costo per 1.000 impressioni dell’annuncio tramite una rete pubblicitaria.