Aprire un negozio online non è certo qualcosa da fare alla leggera: comporta un impegno notevole di tempo e soldi, oltre al rischio da assumersi per mettersi in proprio.
Per fortuna, oggi esistono molti modi per aprire un’attività online senza grandi investimenti iniziali e senza dover pensare alla logistica. Si tratta di opzioni ideali per chi è nuovo all’imprenditoria, non dispone di grandi capitali o desidera costruire un’attività secondaria.
Va comunque preventivato il lavoro e il tempo necessario per trovare un’idea di business valida, costruire un brand, impegnarsi nel marketing e fornire un eccellente customer service, ma potrete evitare molti costi di start-up tradizionali, come le spese legate all’inventario, al magazzino e al punto vendita.
In poche parole, con una serie di accorgimenti sarà possibile aprire un’attività senza soldi.
Come aprire un negozio online: operazioni preliminari
Per aprire un negozio online, occorre innanzitutto seguire una serie di passaggi per iniziare a vendere legalmente. Ecco l’iter burocratico per aprire un negozio online:
- scegliere la forma giuridica più adatta;
- aprire la Partita IVA e identificare il codice ATECO;
- iscriversi alla Camera di Commercio;
- comunicare l’inizio dell’attività al Comune tramite SCIA;
- dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
- aprire la posizione INPS/INAIL in caso di assunzione di personale;
- abilitarsi al commercio alimentare laddove richiesto (certificato HACCP, ecc.) per vendere cibo online;
- regolarizzarsi in base agli obblighi informativi previsti, tra cui il Codice del Consumo, l’Informativa sulla Privacy (Privacy Policy) e il GDPR.
Come aprire un negozio online in 10 step
- Trova la tua nicchia di mercato
- Crea un nome accattivante
- Crea elementi grafici e comunicativi
- Crea un buon business plan
- Definisci le strategie di marketing
- Gestisci spedizioni e resi
- Stabilisci un'ottima assistenza clienti
- Monitora le statistiche e anticipa i trend
- Testa campagne di marketing sempre nuove
- Investi sulla scalabilità
1. Trova la tua nicchia di mercato
La parola chiave in questi casi è ricerca: è necessario vendere ciò che piace alla clientela, ma prima bisogna scoprire cos’è e come presentarlo.
Questa strategia si chiama “trovare la propria nicchia di mercato” e consiste nella ricerca approfondita di un mercato in cui poter rappresentare, per i propri clienti, un punto di riferimento.
Non ha senso infatti cercare di competere con colossi come Amazon, eBay o altri store che sono sul mercato da sempre. Se siete appena arrivati non potete creare una tendenza, ma potete scegliere prodotti particolarmente ricercati e difficili da trovare nei grandi ecommerce.
Come scegliere la propria nicchia quindi?
- Provate a pensare di cosa hanno bisogno i vostri amici e parenti;
- Fate ricerche su Google, utilizzando anche strumenti come Google Trends;
- Affidatevi ai social come Instagram o Pinterest e non disdegnate l’opzione di cercare le tendenze del momento anche su social come TikTok.
Qualche esempio? Date un’occhiata alla ricerca fatta su Google Trends per verificare l’interesse degli italiani verso alcuni prodotti in un determinato periodo di tempo.
Nell’immagine sopra viene mostrato l’interesse nel tempo nei confronti di un prodotto molto comune: un supporto per lo smartphone. Qui sotto invece potete vedere l’interesse regione per regione.
Facciamo un’altra ricerca per quella che potrebbe essere un’altra nicchia di mercato: mascherine ecologiche.
Ci sono dei picchi tra ottobre 2022 e gennaio 2023, dopodiché l’interesse è diventato pari a zero, tanto che non sono disponibili dati regionali. Fatto salvo un picco nell’ultimo periodo tra giugno e luglio 2023, quando si è ricominciato a parlare di nuovi casi Covid, l’interesse sembra ormai scemato.
Questa grafica ci mostra come l’interesse degli italiani sia stabile verso il tipo di supporto per smartphone da acquistare e come sia invece variabile per le mascherine ecologiche.
Una semplice ricerca di questo tipo ci fornisce già un’idea di quale possa essere l’investimento migliore.
Ovviamente si tratta di un esempio elementare, poiché le ricerche devono essere approfondite ed estese a tutti i canali di vendita. Ad esempio, al giorno d’oggi i social network la fanno da padrone in questo campo e sono un ottimo strumento per trovare il proprio mercato di nicchia.
2. Crea un nome accattivante
Una volta terminate le ricerche e trovata la nicchia di mercato, si può iniziare a creare il proprio business online.
Il primo passo è quello di trovare un nome per il marchio. Potrebbe sembrare un’operazione semplice, ma non sempre lo è.
Il nome del brand dovrà essere definitivo, lo accompagnerà durante tutta la sua esistenza e non potrete cambiarlo ogni mese. Quindi ponderate bene la vostra scelta.
Il naming è quell’attività di marketing che ha lo scopo di scegliere il nome giusto per un marchio, per facilitare la brand awareness. In linea di massima, potremmo dire che il nome del vostro brand dovrà essere:
- semplice;
- originale;
- specifico
- gradevole.
1. Semplice
Il nome del brand dovrà essere facile da ricordare, da pronunciare e persino da pensare. Per questo motivo sono preferibili anche parole inventate, ma semplici e brevi. Qualche esempio? Apple, Google, Toyota e Samsung.
2. Originale
Guardarsi intorno per apprendere da chi, prima di noi, ha sfondato sul mercato va benissimo, non c’è nulla di male, purché non si copi. Inutile precisare che utilizzare per il proprio brand un nome uguale a uno già esistente è illegale.
È importante, però, ricordare che anche un nome simile a un brand famoso è assolutamente da evitare, non solo perché potreste incorrere in situazioni spiacevoli, ma anche perché il vostro brand non avrebbe una propria identità e oggi la brand identity è fondamentale per un business vincente.
È quindi importante che scegliate un nome originale e unico. Anche perché è in questa fase che dovrete pensare al dominio Internet.
Quando avrete una rosa di nomi, iniziate a fare qualche ricerca per vedere se sono disponibili, ovvero che non siano già utilizzati da altri marchi e che ci sia disponibilità sia come dominio sia come profilo social.
Se siete a corto di idee, un supporto può essere il generatore di nomi.
3. Specifico
Questa è un po’ un’arma a doppio taglio. Scegliere un nome specifico è certamente importante perché permette di creare un marchio evocativo.
Se avete un ecommerce che vende vasi da giardino, un nome come invasati potrebbe essere un’idea interessante e divertente, ma anche molto specifica.
Se un giorno doveste decidere di ampliare il vostro mercato e vendere anche fertilizzanti, decorazioni, piante e fiori, questo nome non sarebbe più adatto. Scegliere invece un nome di più ampio respiro, come Il pollice verde, vi consentirà in futuro di ampliare la vostra offerta.
Quindi nella scelta del nome dovrete pensare anche al futuro dell’azienda.
4. Gradevole
L’ultima caratteristica è legata al suono che si emette quando si pronuncia il nome della vostra azienda. Un suono strano, gutturale e poco piacevole avrà maggiore difficoltà a fissarsi nella mente della vostra potenziale clientela, quando la memorabilità, per un marchio, è proprio l’obiettivo principale.
Anche se la vostra è una piccola azienda, non è detto che in futuro non possa diventare un punto di riferimento internazionale. Per questo motivo, la scelta del nome è molto importante anche dal punto di vista delle lingue. Se il marchio diventa internazionale, il nome che sceglierete dovrà tenere conto anche di eventuali traduzioni infelici che potrebbero pregiudicare il suo successo nel vendere all’estero.
La storia del marketing è piena di errori di questo tipo; in questo articolo di Focus sono raccolti molti esempi di nomi di brand che, in un’altra lingua, hanno traduzioni improponibili.
Ad esempio, la Toyota Fiera ha avuto qualche resistenza a Portorico, dove il termine fiera sta per “brutta vecchiaccia”.
Un altro esempio potrebbe essere la Volkswagen Jetta, che in Italia negli anni ‘80 non ha avuto molto successo per ovvi motivi.
Ma l’esempio più interessante che può farci intendere meglio quanto sia importante il nome di un brand è quello dell’Algida.
Algida è un marchio italiano di gelati confezionati distribuiti in moltissimi Paesi. Gli esperti di marketing dell’azienda hanno constatato che il nome Algida non era apprezzato ovunque. Così, sono state elaborate delle alternative lasciando invariato l’elemento grafico.
Il cuore rosso che tutti conosciamo bene è quindi rimasto, ma per ogni Paese è stato scelto un nome diverso più o meno evocativo quanto Algida.
Fonte: Ethannevelyn
3. Crea elementi grafici e comunicativi
Una volta scelto il nome, il passo successivo nel percorso che porta ad aprire un negozio online è quello di occuparsi dell’aspetto grafico, ovvero principalmente logo, payoff e sito.
Il sito dovrebbe essere pratico e intuitivo e la grafica accattivante. Lo stesso vale per il logo e il payoff, che dovrebbero essere indimenticabili.
Quella della creazione del logo è una fase molto delicata. Una volta creato, non avrete più possibilità di cambiarlo (se non in dettagli trascurabili), quindi è importante fare le scelte giuste fin dall’inizio.
Come creare un negozio online con un buon logo
Ecco quali sono le caratteristiche che dovrà avere il vostro logo:
- semplice;
- memorabile;
- senza tempo;
- versatile;
- appropriato.
Secondo una ricerca dello psicologo statunitense Albert Mehrabian, il 93% della comunicazione passa attraverso il linguaggio non verbale.
Sulla ricerca in realtà esistono pareri discordanti. Lo stesso Mehrabian si è affrettato a precisare che queste percentuali varrebbero soltanto quando si comunicano sentimenti.
Non si può negare però che le immagini colpiscono di più e che la comunicazione visiva rapisce la nostra attenzione.
Inoltre, la creazione di un logo passa innanzitutto per uno studio approfondito su cosa vogliamo comunicare al nostro pubblico, su quali sensazioni vogliamo trasmettere.
Se ad esempio la vostra è un’azienda che si occupa della vendita di cosmetici bio, quello che vorrete comunicare saranno concetti legati alla cura del corpo, ma nel rispetto della natura. Il vostro marchio dovrà quindi evocare sensazioni di serenità, equilibrio, rispetto, gratitudine, pace con sé stessi e con il mondo.
Se invece vi occupate di abbigliamento sportivo, allora le emozioni che dovrete trasmettere e suscitare saranno grinta, passione, forza, resistenza, benessere e ambizione.
Tutto questo dovrà essere trasmesso dal vostro logo.
Potete creare un logo online da soli o affidarvi a un designer. Oggi esistono molte app che vi permettono di realizzare loghi autonomamente, ma se avete la disponibilità economica potete rivolgervi anche a un professionista del settore.
Online è possibile trovare molte informazioni su come creare un logo o addirittura trovare creatori di loghi online, come quello ufficiale di Shopify, Hatchful.
Una volta realizzato il logo, si può passare al payoff.
Come creare un business online di successo grazie a un payoff vincente
La parola giusta è proprio questa: vincente. Tutti i grandi business hanno slogan e payoff che rappresentano lo spirito del marchio.
Facciamo innanzitutto una breve precisazione: quando parliamo di payoff, facciamo riferimento alle caratteristiche del brand. Si tratta di una frase breve, semplice ma efficace che racconta chi siete e cosa offrite ai vostri clienti. Tuttavia, non si limita soltanto a questo: il payoff tenta anche di ispirare la sua clientela.
Un esempio? Nike. Just do it. Semplice, efficace, vincente, sintetico.
Il claim o slogan, invece, viene creato principalmente per una campagna pubblicitaria in particolare. Eccone un esempio.
Nel 2019, per la giornata internazionale delle donne, Nike ha celebrato la loro “follia” introducendo uno slogan esclusivo per questa campagna.
Un’idea alternativa, che cerca di scardinare gli stereotipi che descrivono il carattere delle donne come instabile e legato unicamente a una questione ormonale.
Gli slogan e i payoff sono indispensabili per creare un brand: aiutano a costruire la brand identity e a migliorare la brand awareness di un marchio.
Aprire un negozio online di successo creando un buon sito web
Una volta creato il logo, il payoff e le campagne pubblicitarie con il primo slogan, non resta che aprire e gestire l’ecommerce.
Prima di pensare all’aspetto grafico è necessario concentrarsi sulla struttura del sito stesso. Dovrà:
- essere completo nelle informazioni e nei contenuti, facilmente reperibili e di qualità;
- essere di facile navigazione, veloce da caricare, intuitivo e mobile friendly;
- possedere un dominio di proprietà;
- essere dotato di uno tra i migliori hosting disponibili.
- Dal punto di vista grafico, esattamente come il logo, dovrà essere perfettamente in linea con la vostra brand identity.
Per realizzare il vostro sito potete rivolgervi a dei professionisti (programmatori e web designer), oppure, se preferite fare tutto da soli, utilizzare piattaforme per ecommerce come Shopify. In questo caso non avrete bisogno di particolari competenze o nozioni di programmazione e avrete il controllo completo sulla struttura e sull’aspetto del vostro sito.
4. Crea un business plan per tracciare gli aspetti finanziari
Il business plan è un documento che viene redatto per valutare la fattibilità di un’idea imprenditoriale. Definisce l’azienda, i prodotti e i servizi che offre, i vertici, lo staff aziendale, il modello operativo e quali sono i guadagni previsti. Molto spesso viene associato alla ricerca di finanziamenti per le attività imprenditoriali.
In realtà, il business plan è un documento che viene redatto principalmente per definire le idee imprenditoriali e la loro fattibilità, ed è proprio per questo motivo che gli investitori vi si rifanno per valutare eventuali finanziamenti.
Quindi il business plan può essere creato a prescindere dal fatto che vogliate cercare finanziatori. La sua stesura è un passaggio fondamentale che vi permetterà di avere un’idea più chiara del vostro progetto, coinvolgendo ogni settore della vostra azienda.
Immaginate il business plan come un progetto edilizio: senza di esso sarebbe impossibile costruire un edificio.
Appurata l’utilità di questo documento, vediamo quali sono gli aspetti più importanti da prendere in considerazione per redigerlo.
- Executive summary: è il sommario del vostro piano e, anche se si tratta della prima voce, in realtà va compilato alla fine.
- Informazioni sull’azienda: è la descrizione della vostra azienda; comprende la struttura aziendale, il settore, gli obiettivi, i valori, ecc.
- Analisi di mercato: un aspetto chiave del business plan, che consente di studiare i vostri competitor e le dimensioni del mercato per posizionare al meglio la vostra azienda.
- Prodotti e servizi: una descrizione dettagliata di tutto ciò che riguarda i prodotti che volete vendere o i servizi che volete offrire. Anche se il vostro business plan non sarà letto da alcun investitore, definire tutte le caratteristiche del vostro prodotto vi sarà utile per correggere eventuali errori di valutazione e per definire di conseguenza la giusta clientela, attraverso la sua segmentazione. Utile a questo scopo sono i segmenti di Google Analytics.
- Strategia di marketing: un altro aspetto indispensabile. Una volta segmentata e analizzata la vostra clientela, la strategia di marketing da adottare sarà una conseguenza. La promozione del vostro prodotto dovrà tenere conto dei gusti e delle abitudini dei vostri potenziali clienti. Man mano che proseguite con il business online, avrete modo di definire sempre meglio le vostre buyer personas, ovvero il vostro cliente ideale, e di migliorare sempre più la strategia di marketing.
- Piano logistico e gestionale: importante per definire fornitori, eventuali attrezzature, tempi di produzione e di consegna, spedizioni, ecc.
- Piano finanziario: indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda che avete intenzione di creare, il piano finanziario è importante anche se non vi rivolgerete a investitori. Il futuro di un’azienda, infatti, dipende proprio dai suoi risultati in termini economici. Un conto economico, un bilancio e un rendiconto finanziario, quindi, sono i tre punti principali da includere in questa sezione.
L’Università di Firenze ha redatto un esempio di business plan che va ovviamente adattato alle caratteristiche specifiche del settore di appartenenza, ma può essere un buon punto di partenza.
Se questo è un aspetto che intendete approfondire, in questo articolo troverete tutti i passaggi da compiere per scrivere un business plan, con esempi pratici.
5. Definisci le strategie di marketing
A questo punto inizia un’altra fase della creazione di un business: la scelta delle strategie di marketing.
Il punto è che potete avere il business plan più completo e il nome più accattivante del vostro settore, un sito perfetto e un logo memorabile, ma tutto questo sarà niente se non troverete le giuste strategie per convertire i visitatori in clienti.
Le strategie di marketing hanno come obiettivo quello di aumentare il tasso di conversione e per farlo avrete bisogno di conoscere:
- i competitor;
- la clientela (potenziale);
- le mode e i trend del momento.
Studiare i vostri competitor vi permetterà di apprendere da chi è più esperto. Osservateli e scoprite a quanto vendono i loro prodotti, quanto investono sulla pubblicità e che tipo di pubblicità producono. Osservare la concorrenza è il modo migliore per crescere più velocemente, saltando le tappe ed evitando di fare gli stessi errori.
Analizzare la vostra clientela, invece, vi permetterà di utilizzare le giuste strategie di marketing e di elaborare le campagne pubblicitarie più adatte.
Se dalla segmentazione della clientela, ad esempio, emerge che il vostro “cliente tipo” appartiene alla generazione Z (nata tra il 1995 e il 2010), il linguaggio delle vostre campagne dovrà essere adeguato e la scelta dei social che utilizzerete dovrà ricadere di conseguenza su quelli più frequentati da quella generazione.
6. Gestisci spedizioni e resi: due aspetti importanti per un negozio online
Le spedizioni e i resi sono forse due note dolenti nella gestione di un ecommerce. Possono risultare una parte un po’ noiosa della gestione di un ecommerce, ma sono di assoluta importanza per aumentare la brand awareness e fare branding.
Come sappiamo, il branding (o brand strategy) è la strategia di marketing che mostra ai clienti qual è il carattere della propria azienda, l’insieme delle sensazioni che il brand produce nell’utenza.
Jeff Bezos ha detto: “Il brand è ciò che le persone dicono di te quando non sei nella stanza”. Fare branding, quindi, passa anche da un buon sistema di spedizioni e resi.
Bisogna tenere conto di diversi fattori:
- Il packaging: classico oppure sostenibile, se l’immagine che volete dare è quella di un’azienda sensibile all’impatto ambientale prodotto dai nostri acquisti.
- Quanto costa spedire un pacco in Italia e all’estero. Dovrete elaborare delle strategie che permettono di ridurre al minimo i costi di spedizione, in modo da invogliare i clienti all’acquisto. Una soluzione potrebbe anche essere quella di includere i costi di spedizione nel prezzo del prodotto. Ad esempio, invece di vendere un prodotto a 5€ con 5€ di spedizione, offrire la spedizione gratuita per un prodotto che ha un “valore” di 10€. È tutta un’altra immagine.
- Gli inserti nelle spedizioni, che aiutano a fidelizzare i clienti costruendo un legame con loro e invogliandoli a fare nuovi acquisti senza spendere cifre esorbitanti.
- La scelta di un corriere per ecommerce sicuro e affidabile, che non sia troppo caro, che consenta di controllare le spedizioni e che vi permetta di poter crescere nel tempo, prevedendo anche spedizioni internazionali.
- Un sistema di spedizione che semplifichi l’acquisto di prodotti provenienti dalla Cina, come le spedizioni epacket. Oggi sempre più prodotti provengono dalla Cina e da Hong Kong e, soprattutto se avete aperto un ecommerce in dropshipping in Italia, la spedizione epacket diventa indispensabile.
- Una politica di reso vincente per voi e i vostri clienti, soprattutto i resi ecommerce durante le feste, è indispensabile per l’immagine della vostra azienda. Mettere il cliente sempre al centro significa anche consentirgli di restituire un acquisto sbagliato o avventato. In cambio di poche perdite, avrete la stima della vostra clientela e questo, a lungo termine, vi renderà molto di più in termini economici.
- Creare un’informativa sulle spedizioni che sia completa e funzionale. Un’informativa ben fatta vi permetterà di definire le aspettative dei clienti riguardo a costi e tempi di spedizione e, in più, vi consentirà di rispondere rapidamente alle domande più comuni (FAQ).
7. Stabilisci un'ottima assistenza clienti
Tutto ciò che abbiamo detto riguardo all’importanza di mettere il cliente al centro e fidelizzarlo grazie a un sistema di spedizioni e resi di qualità vale anche per l’assistenza clienti.
Un cliente soddisfatto è un cliente che potenzialmente ritorna ad acquistare nel vostro store.
Esistono diversi canali e potete usarli tutti anche contemporaneamente, offrendo un’assistenza multicanale. Ecco i principali:
- email: attraverso un modulo da compilare direttamente nello store oppure fornendo semplicemente un indirizzo email sul vostro sito;
- social media: Facebook, Instagram, Twitter, ecc.;
- live chat: assistenza in chat direttamente dallo store online con chatbot e operatori;
- help desk: dove potete raccogliere le domande più frequenti dei vostri clienti;
- supporto telefonico: è un sistema più difficile da realizzare, ma il vantaggio è che vi consente non solo di risolvere il problema del cliente, ma anche di conoscerlo meglio, cosa che via mail o chat non potrebbe accadere.
8. Monitora le statistiche e anticipa i trend
Seguire i trend è importante per scoprire cosa piace alla gente e per capire come stanno andando in quel periodo le migliori campagne di marketing.
I trend del momento mostrano quali sono i desideri e le esigenze della clientela. Se riuscite ad essere svelti a capire come andrà il mercato, sarete tra i primi a offrire quel prodotto o servizio.
Le campagne di marketing su Internet si evolvono molto velocemente. Oggi nel mondo dei social è tutto molto rapido e voi dovrete restare al passo adeguando la vostra pubblicità alle tendenze del momento.
Per farlo potete seguire i competitor, le piattaforme di social shopping, le community o gli influencer.
Conoscere anche le statistiche dei social, come quelle di Instagram, Facebook o TikTok, è un’altra strategia per capire i movimenti del pubblico.
9. Testa campagne di marketing sempre nuove
Negli anni del boom economico, subito dopo la guerra, mancava di tutto e per vendere un nuovo prodotto bastava urlarne al mondo i benefici.
Oggi la pubblicità è cambiata. Per vendere è necessario stabilire un contatto con il cliente, conoscere perfettamente i suoi gusti e le sue esigenze e fare lead generation. Non esiste più la massa, ma piuttosto una segmentazione sempre più puntuale della clientela che consente di capire quali sono i reali bisogni.
Anche la comunicazione è cambiata. Sono terminati gli anni del “marketing dell’interruzione” basato su pubblicità sempre più invasive. Oggi è tempo di marketing dell’attrazione, il cosiddetto inbound marketing.
Prima ancora di vendere un prodotto o un servizio, si entra in contatto con il cliente e si conquista la sua fiducia attraverso la produzione di contenuti interessanti e di qualità per canalizzare il suo interesse e mostrare autorevolezza nel campo.
Non basta più avere soltanto un profilo dell'attività su Google, creare delle Google Ads, delle Facebook Ads o fare email marketing. Bisogna pensare fuori dagli schemi, ricorrere anche a pubblicità alternative come l’ambient marketing, campagne dal forte impatto visivo realizzate in luoghi pubblici. Come quella adottata dal brand di cosmetici Rimmel:
10. Investi sulla scalabilità
Eccoci giunti all’ultimo step per aprire un negozio online. A questo punto non vi manca più nulla, avete la nicchia con i vostri prodotti da vendere, il sito e il logo, conoscete tutti gli strumenti di marketing necessari per la crescita del vostro business e le strategie per delle campagne pubblicitarie d’impatto. Non vi resta che lanciarvi sul mercato.
Per crescere velocemente, sarà fondamentale adottare la mentalità del growth hacking, una strategia di marketing che ha come obiettivo la crescita delle piccole aziende che non hanno una grande disponibilità economica. La crescita avviene in tempi più o meno lunghi e in maniera organica.
Il growth hacking si basa su un attento e strategico utilizzo dei dati a disposizione per informare le decisioni di marketing, così da massimizzare l’impatto di qualsiasi strategia si metta in campo.
Quanto costa aprire un negozio online?
Questi 10 passaggi per aprire un business online dovranno essere declinati in base al settore, al tipo di attività e alle prospettive di crescita, ma di base sono quelli attraverso cui tutti gli aspiranti imprenditori dovranno passare per dare vita al proprio negozio, anche con un investimento contenuto.
Per conoscere le spese necessarie per aprire un negozio online bisogna considerare il costo dell’infrastruttura (qualche centinaio di euro tra dominio, hosting, sito web, ecc.), della comunicazione (investimenti a performance in pubblicità e altre forme di promozione) e quello della gestione aziendale (magazzino, assistenza, ecc.).
Come al solito la risposta è quindi: dipende.
Dipende molto da che tipo di infrastruttura vorrete mettere in piedi, in particolar modo in relazione alle scelte che effettuerete in 3 ambiti fondamentali:
- Dove costruirete il vostro ecommerce? Per stare in piedi, ogni negozio online ha bisogno di una struttura, proprio come un negozio fisico. Solo che non si tratta di un edificio di mattoni, ma di server, domini e piattaforme ecommerce.
Dovrete scegliere se fare tutto da soli, acquistando separatamente i singoli servizi per assemblare il vostro negozio online (in questo caso i costi sono molto variabili, da poche centinaia a migliaia di euro l’anno), oppure se affidarvi a una piattaforma tutto-in-uno come Shopify. Con questa seconda opzione pagherete un abbonamento (da 28$ al mese) e potrete creare un sito completo senza competenze tecniche. - Chi si occuperà della vostra comunicazione e marketing? Anche qui, fare da soli è sicuramente più economico, ma improvvisarsi comunicatori e marketer non porterà lontano. Serve una strategia ben definita dettata da studio e conoscenza del settore. Se vi affidate a un freelancer o a un’agenzia, di sicuro i costi lieviteranno, ma avrete più tempo per occuparvi degli aspetti strategici del business. Anche in questo caso la cifra può essere variabile, da qualche centinaio di euro al mese a qualche migliaio.
- Logistica interna o esternalizzata? L’ultimo tassello che può fornire un’idea più chiara di quanto costi aprire un negozio online è la logistica: dalla gestione del magazzino, delle spedizioni e dei resi, fino al customer service. Tutti questi servizi hanno costi che possono essere elevati. Dovrete decidere quanto investire, partendo magari dal modello in dropshipping che non prevede magazzino, e se mantenere la proprietà di questi aspetti o delegarli a ditte specializzate/soluzioni di terze parti.
Queste decisioni avranno ricadute sui costi che dovrete sostenere; ad ogni modo, tali costi saranno certamente inferiori a quelli necessari per avviare un negozio fisico.
Come aprire un business online? Con Shopify!
Adesso che avete tutti gli strumenti necessari potete lanciarvi nella vostra avventura.
Potreste usufruire di una piattaforma come Shopify, che consente di aprire un negozio online completo e funzionante a partire da 29$ al mese, il tutto senza capacità tecniche o di programmazione: iniziate ora la vostra prova gratuita, scegliete un nome per il vostro negozio, selezionate un tema, aggiungete i prodotti e sarete subito pronti a vendere.
📚 Risorse utili:
- Come funziona Shopify: guida completa
- Come avviare un'attività virtuale in 5 step
- Aprire un negozio online con Shopify: checklist
9 idee di negozi online a basso rischio
Se quest’anno avete in mente di aprire un’attività ma siete in bootstrapping o avete poco tempo, ecco 9 idee imprenditoriali a basso rischio per aprire un negozio online subito.
- Avviate un business in dropshipping
- Disegnate e vendete magliette personalizzate
- Pubblicate un libro
- Create prodotti o corsi digitali
- Vendete poster e stampe
- Costituite un’associazione no-profit
- Offrite un servizio
- Create una boutique online
- Vendete prodotti artigianali
1. Avviate un business in dropshipping
Acquistare la merce, stoccarla, imballarla, spedirla... Gestire l’inventario può essere davvero impegnativo quando si ha un’attività commerciale. L’alternativa è collaborare con un dropshipper.
Il dropshipping è un modello di vendita in cui un terzo fornitore – il “dropshipper” – gestisce l’inventario e le spedizioni per vostro conto. A voi non resta che realizzare le vendite e trasmettere gli ordini al dropshipper (senza occuparvi dei prodotti).
Potete focalizzarvi su una nicchia specifica e trovare prodotti da vendere nel vostro negozio online attingendo a uno o più fornitori; pensate a un negozio di articoli per gli appassionati di yoga, ciotole per cani, e così via. Quando un cliente acquista un prodotto da voi, l’ordine viene inoltrato al fornitore, che lo evade per vostro conto. Voi restate comunque responsabili del marketing e del servizio clienti.
Esistono dropshipper con cui potete collaborare sia in Italia che all’estero. L’essenziale è che riusciate a stabilire un rapporto basato sulla fiducia con il fornitore prescelto; infatti se quest’ultimo dovesse rendersi inadempiente, il vostro brand ne risentirebbe.
Il dropshipping è un metodo a basso rischio per testare le performance di un prodotto sul mercato. Vi consente di aprire un’attività online senza acquistare in anticipo i prodotti da vendere. Assicuratevi solo di ordinare sempre un campione del prodotto per voi, così sarete in grado di verificare se il dropshipper è affidabile e se la qualità del prodotto è conforme alle vostre aspettative.
📚 Risorse utili:
- Guida definitiva al dropshipping con Aliexpress
- Usare il dropshipping come metodo veloce e a basso costo per testare nuove idee prodotto
- DSers (l’app gratuita per importare prodotti nel vostro negozio)
2. Disegnate e vendete magliette personalizzate
Un particolare modello di dropshipping è il print-on-demand. Anche in questo caso inventario, spedizioni ed evasione degli ordini vengono affidati a un terzo fornitore. A differenza dell’idea precedente, tuttavia, qui il focus è sulla personalizzazione dei prodotti con design ideati da voi, per dare vita a qualcosa di unico.
Magliette, cappelli, custodie per telefoni, felpe, gonne, tote bag e altro ancora diventano una vera e propria tela sulla quale esprimere la vostra creatività. Ad esempio, potete personalizzare una serie di prodotti con slogan spiritosi per gli sviluppatori o con frasi simpatiche per i proprietari di gatti. Qualsiasi comunità animata da passione e orgoglio è a tutti gli effetti un potenziale mercato a cui rivolgervi.
Per intraprendere un’attività di questo tipo non dovete essere necessariamente dei designer. Potete trovare un designer con cui collaborare utilizzando siti di freelance come Fiverr, Upwork, Dribble o 99Designs.
Molti servizi di print-on-demand prevedono il pagamento a prodotto; quindi il prezzo base per unità sarà più alto rispetto a quello che potreste ottenere con un acquisto all’ingrosso. In compenso, il vantaggio è che non acquistate i prodotti in anticipo; se un design non vende, l’unica perdita è l’importo pagato al designer (sempre se avete esternalizzato la realizzazione del design).
Per risparmiare ulteriormente, potete utilizzare dei mock-up. In questo caso il design è applicato a livello grafico sulla T-shirt ed evitate di realizzare un servizio fotografico completo per ogni nuovo design.
Esistono diverse piattaforme di print-on-demand con cui potete collaborare; molte di esse sono integrabili nel vostro negozio Shopify per automatizzare il processo di evasione degli ordini. In ogni caso, non scordate mai di ordinare un campione del prodotto, per assicurarvi che la qualità sia conforme alle vostre aspettative (spesso è anche possibile ordinare un campione a prezzo scontato).
📚 Risorse utili:
- Vendere magliette online. La guida definitiva
- Printful (app Shopify)
- Printify (app Shopify)
3. Pubblicate un libro
Un libro è un tipo di prodotto come un altro, in definitiva. Una soluzione potrebbe essere scriverne uno che soddisfi una specifica domanda di mercato.
Libri di cucina, illustrati, fumetti, libri di poesia, fotografici, libri da salotto, romanzi, e così via. Esiste una vasta gamma di libri che potete stilare e vendere, purché abbiate le giuste conoscenze e una creatività adeguata.
Produrre un book on demand è un modo relativamente sicuro per sondare le acque; vi permette di iniziare a pubblicare avendo il controllo sulla qualità e sull’aspetto del vostro libro.
Lulu Direct e Blurb sono piattaforme popolari pensate a questo scopo. Vi consentono di creare, ordinare e distribuire i vostri libri sotto forma di prodotti digitali e fisici.
Potete eseguire ordini singoli, ma se effettuate un acquisto in blocco i costi scendono. Perciò, prendete in considerazione le prevendite o il crowdfunding come metodi per testare la vostra idea. Se il vostro libro otterrà il consenso del pubblico, potrete risparmiare facendo un ordine consistente.
Lanciare un libro può essere un ottimo modo per monetizzare un blog, nel caso in cui ne aveste uno o se avete in mente di avviarlo.
📚 Risorse utili:
- Come creare un blog di successo e trasformarlo in un business
- Crowdfunder (app Shopify)
- Lulu Xpress (app Shopify)
4. Create prodotti o corsi digitali
I prodotti digitali come la musica, i corsi e i template hanno un elemento distintivo rispetto alle altre idee di questo elenco: non sono prodotti tangibili e non comportano costi di produzione o spedizione ricorrenti. Per questo vi lasciano ampi margini di guadagno.
Il trucco è capire come validare un’idea prodotto: bisogna capire quale prodotto digitale è talmente utile che la gente è disposta a pagare per scaricarlo.
Si va dalle tracce musicali alle foto di stock che possono essere concesse in licenza ad altri autori, oppure i prodotti informativi (es. ebook) o ancora i template (es. temi per siti web o negozi Shopify). Il punto in comune tra questi prodotti digitali è che aiutano a migliorare le competenze degli utenti in un determinato settore.
Se avete un talento da poter trasformare in un prodotto digitale, prendete in considerazione l’ipotesi di metterlo a frutto per crearvi un nuovo flusso di entrate.
Shopify offre un’app gratuita per i download digitali che vi permette di vendere nel vostro negozio prodotti digitali con la stessa facilità dei prodotti fisici.
📚 Risorse utili:
5. Vendete poster e stampe
Con il dropshipping e il print-on-demand è possibile vendere poster e stampe raffiguranti le proprie opere. L’essenziale è possedere una vena artistica e i diritti sui contenuti da stampare, oppure usare risorse di pubblico dominio liberamente monetizzabili.
Se avete già un pubblico online che vi segue, ad esempio avete un account su alcune piattaforme per artisti, allora siete in una posizione di vantaggio per utilizzare questo modello di business.
A seconda del tipografo con cui collaborate potete stampare i vostri lavori su poster, opere d’arte da parete o persino su biglietti d’auguri. Esistono svariati modelli digitali e generatori di mock-up, come Placeit. Possono esservi utili per mostrare i vostri prodotti senza dover provvedere alla stampa e a scattare le foto per ogni singolo articolo.
📚 Risorse utili:
6. Costituite un’associazione no-profit
Per contribuire a finanziare un mondo migliore è possibile costituire un’associazione no-profit o destinare una quota dei profitti a una causa benefica. Questo vi darà l’opportunità di posizionare la vostra azienda sul mercato in modo unico, contribuendo contemporaneamente a risolvere un problema che vi sta a cuore.
La maggior parte dei consumatori, a parità di prezzo, è orientata ad acquistare da aziende che sostengono una buona causa. Molte imprese sociali vendono prodotti con il loro brand, ma potete anche aprire un’attività online tradizionale (seguendo le idee che abbiamo visto sopra) e collaborare con un’organizzazione no-profit.
Se scegliete di contribuire in prima persona a una causa benefica, siate del tutto trasparenti sul modo in cui impiegate le risorse. Nell’ambito delle vostre campagne di marketing potete mostrare l’impatto del sostegno ricevuto dai clienti. Ad esempio, potete pubblicare un articolo sul vostro blog che mostra il vostro impegno in favore della comunità. Oppure potete inserire sul vostro sito web un calcolatore di impatto in tempo reale.
Con l’app per Shopify Give & Grow è facile collaborare con organizzazioni benefiche e integrare tale obiettivo nella vostra attività. Potete fare in modo che una quota fissa o una percentuale delle vostre vendite sia devoluta alla causa prescelta oppure potete chiedere ai clienti una donazione al momento del check-out.
📚 Risorse utili:
- Impresa sociale: fare business per migliorare il mondo
- Un imprenditore sociale di Detroit punta sugli studenti e vince
7. Offrite un servizio
Vendere il proprio tempo è un grande investimento perché si offre qualcosa di delimitato: le ore della propria giornata. Il vantaggio di questa opzione è che l’avvio è relativamente semplice (purché le vostre competenze siano molto richieste).
Se siete scrittori, designer, sviluppatori, fotografi, istruttori di fitness e così via potete costruire un business intorno alle vostre capacità diventando freelance.
Considerate anche la possibilità di estendere la vostra offerta mediante una qualsiasi delle idee che abbiamo già visto. Vi basterà convertire i vostri servizi in prodotti fisici o digitali per ottenere un flusso di reddito extra. Ad esempio, se siete fotografi e lavorate in ambito locale potete vendere su Facebook e Instagram le vostre stampe; se siete copywriter potete mettere in vendita una collezione di sales copy ad alta conversione. Insomma, abbinando l’offerta di un servizio con la vendita di prodotti fisici potete garantirvi una fonte di reddito extra non direttamente legata al vostro tempo.
Con BookThatApp o altre app di Shopify per le prenotazioni potete consentire ai clienti di programmare una sessione, una consulenza o una lezione con voi attraverso il vostro negozio.
Valutate anche l’opzione di offrire i vostri servizi attraverso un mercato freelance come Upwork, così potrete essere trovati più facilmente da chi ha bisogno di competenze come le vostre.
📚 Risorse utili:
8. Create una boutique online
Per aprire un negozio online di moda non è necessario essere stilisti.
Potete semplicemente selezionare articoli prodotti da altri (con il dropshipping, come abbiamo visto prima) e venderli attraverso il vostro negozio online.
Potete spaziare dagli abiti alle scarpe, dai costumi da bagno agli accessori.
Costruite il vostro fashion brand utilizzando una delle app di Shopify per trovare prodotti da vendere, realizzate le foto dei prodotti, pubblicate dei post sui social media e costruitevi un seguito online come trend-setter.
📚 Risorse utili:
- Articolo su come vendere vestiti online
- My online fashion store (app Shopify)
- Modalyst (app Shopify)
9. Vendete prodotti artigianali
Chi produce personalmente articoli come gioielli, saponette, candele o vasellame è in una posizione privilegiata per aprire un’attività online, perché la produzione e l’approvvigionamento sono letteralmente “a casa”.
A differenza di molte altre idee presenti in questo elenco, la vendita di prodotti artigianali richiede di provvedere in prima persona alle spedizioni e alla gestione dell’inventario. Tuttavia, potete anche iniziare in modo semplice, vendendo prodotti singoli o in piccole quantità, finché non inizierete a generare vendite consistenti.
Molte imprese artigianali presenti su Shopify hanno iniziato vendendo da casa tramite Etsy o ad amici e parenti; sono diventati imprenditori a tempo pieno dopo che la domanda dei loro prodotti si è consolidata.
Un accorgimento importante: informatevi sulle normative vigenti per la vostra categoria di prodotti, soprattutto per vendere cosmetici e alimenti.
📚 Risorse utili:
- Il business del fai da te: 8 esempi di prodotti da fare e vendere online
- Vendere gioielli online: guida completa
Conclusioni: come aprire un negozio online tutto vostro
Combinando insieme tecnologia e inventiva, oggi testare delle idee imprenditoriali è più facile che mai. Riassumendo, ecco i 10 step per aprire un business online.
Se fino a ieri siete stati frenati dalle preoccupazioni legate alla difficoltà di aprire un ecommerce, oggi seguendo questi 10 step potrete avviare il vostro store in completa autonomia e da veri professionisti.
Inoltre, con Shopify potrete mettervi in proprio e guadagnare soldi extra senza restare invischiati in questioni come la gestione dell’inventario o l’affitto di un negozio.
Dunque è tempo di aprire un’attività online tutta vostra con un modello di business a basso rischio, fondando su queste basi la vostra crescita.
Illustrazioni di Eugenia Mello. Articolo originale di Braveen Kumar, tradotto da Maria Teresa Cantafora.
Aprire un negozio online: domande frequenti
Quanto costa aprire un negozio online?
Quanto si può guadagnare con un negozio online?
Come aprire un negozio online partendo da zero?
Cosa vendere su Internet per fare soldi?
I prodotti di tendenza da vendere su Internet sono:
- Tappetini da yoga
- Cucce e trasportini per animali
- Utensili da cucina
- Ciglia finte
- Gioielli e articoli di bigiotteria
- Bottiglie di vino e accessori
- Zaini
- Prodotti per l'ufficio in casa
- Borracce termiche in acciaio
- Giochi da tavola
- Athleisure e abbigliamento da casa
- Sneakers in mesh
- Giocattoli
- Penne e matite
- Bottiglie decorative
- Libri cartacei o ebook
- Dischi e vinili