Aprire un negozio online non è una passeggiata: richiede tempo e denaro, e mettersi in proprio è sempre un rischio.
Per fortuna, oggi esistono molti modi per aprire un’attività online senza grandi investimenti iniziali e senza doversi preoccupare degli aspetti logistici. Si tratta di opzioni ideali per chi è nuovo all’imprenditoria, non dispone di grandi capitali o desidera costruire un’attività secondaria.
È comunque fondamentale valutare il lavoro e il tempo necessario per trovare un’idea di business valida, costruire un brand, adottare una strategia di marketing e fornire un eccellente customer service, ma potrai evitare molti costi sostenuti generalmente dalle start-up tradizionali, come le spese legate all’inventario, al magazzino e al punto vendita.
In poche parole, con una serie di accorgimenti potrai aprire un’attività senza soldi.
Come aprire un negozio online: operazioni preliminari
Per aprire un negozio online, occorre innanzitutto seguire una serie di passaggi affinché la vendita sia legale. Ecco l’iter burocratico per aprire un negozio online:
- scegli la forma giuridica più adatta;
- apri la Partita IVA e identifica il codice ATECO;
- iscriviti alla Camera di Commercio;
- comunica l’inizio dell’attività al Comune tramite SCIA;
- registra un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
- apri una posizione INPS/INAIL se vuoi assumere del personale;
- abilitati al commercio alimentare laddove richiesto (certificato HACCP, ecc.) per vendere cibo online;
- rispetta gli obblighi informativi previsti, tra cui il Codice del Consumo, l’Informativa sulla Privacy (Privacy Policy) e il GDPR.
Come aprire un negozio online in 10 step
- Trova la tua nicchia di mercato
- Crea un nome accattivante
- Crea elementi grafici e comunicativi
- Crea un buon business plan
- Definisci le strategie di marketing
- Gestisci spedizioni e resi
- Offri un'ottima assistenza clienti
- Monitora le statistiche e anticipa i trend
- Testa campagne di marketing sempre nuove
- Investi sulla scalabilità
1. Trova la tua nicchia di mercato
La parola chiave in questi casi è ricerca: è necessario vendere ciò che piace alla clientela, ma prima bisogna scoprire cos’è e come presentarlo.
Questa strategia si chiama “trovare la propria nicchia di mercato” e consiste nella ricerca approfondita di un mercato in cui poter rappresentare, per i propri clienti, un punto di riferimento.
Avrebbe poco senso infatti cercare di competere con colossi come Amazon, eBay o altri store che sono sul mercato da sempre. Se sei all’inizio, non puoi creare una tendenza, ma puoi scegliere prodotti particolarmente ricercati e difficili da trovare nei grandi ecommerce.
Come scegliere la tua nicchia quindi?
- Prova a pensare di cosa hanno bisogno i vostri amici e parenti;
- Fai ricerche su Google, utilizzando anche strumenti come Google Trends;
- Affidati ai social come Instagram o Pinterest e valuta di cercare le tendenze del momento anche su altri social come TikTok.
Vuoi qualche esempio? Dai un’occhiata a questa ricerca fatta su Google Trends per verificare l’interesse degli italiani verso alcuni prodotti in un determinato periodo di tempo.
Nell’immagine sopra viene mostrato l’interesse nel tempo nei confronti di un prodotto molto comune: un supporto per lo smartphone. Qui sotto invece puoi vedere l’interesse regione per regione.
Ecco un’altra ricerca per quella che potrebbe essere un’altra nicchia di mercato: mascherine ecologiche.
Come vedi, tra ottobre 2022 e gennaio 2023 l’interesse ha raggiunto i punti più alti, dopodiché è diventato pari a zero, tanto che non sono disponibili dati regionali. Fatto salvo un picco nell’ultimo periodo tra giugno e luglio 2023, l’interesse sembra ormai scemato.
Questa grafica mostra come l’interesse degli italiani sia stabile verso il tipo di supporto per smartphone da acquistare e come sia invece variabile per le mascherine ecologiche.
Una semplice ricerca di questo tipo fornisce già un’idea di quale possa essere l’investimento migliore.
Ovviamente si tratta di un esempio elementare, poiché le ricerche devono essere approfondite ed estese a tutti i canali di vendita. Ad esempio, al giorno d’oggi i social network hanno un ruolo predominante in questo campo e sono un ottimo strumento per trovare il proprio mercato di nicchia.
2. Crea un nome accattivante
Una volta terminate le ricerche e trovata la tua nicchia di mercato, puoi iniziare a creare il tuo business online.
Il primo passo è quello di trovare un nome per il tuo brand. Potrebbe sembrare un’operazione semplice, ma non sempre lo è.
Il nome del brand dovrà essere definitivo, lo accompagnerà durante tutta la sua esistenza e non potrete cambiarlo ogni mese. Quindi ponderate bene la vostra scelta.
Il naming è quell’attività di marketing che ha lo scopo di scegliere il nome giusto per un brand, per facilitare la brand awareness. In linea di massima, il nome del tuo brand dovrà essere:
1. Semplice
Il nome del brand dovrà essere facile da ricordare, da pronunciare e persino da pensare. Per questo motivo sono preferibili anche parole inventate, ma semplici e brevi. Qualche esempio? Apple, Google, Toyota e Samsung.
2. Originale
Guardarsi intorno per apprendere da chi, prima di noi, ha avuto un grande successo sul mercato è una buona idea, ma non copiare! Utilizzare per il tuo brand un nome uguale a uno già esistente è illegale.
È importante, però, ricordare che anche un nome simile a un brand famoso è assolutamente da evitare, non solo perché potresti incorrere in situazioni spiacevoli, ma anche perché il tuo brand non avrebbe una propria identità unica e oggi la brand identity è fondamentale per un business vincente.
Quindi è importante scegliere un nome originale e unico. Anche perché è in questa fase che dovrai pensare al dominio internet.
Quando avrai una rosa di nomi, inizia a fare qualche ricerca per vedere se sono disponibili, ovvero che non siano già utilizzati da altri brand e che ci sia disponibilità sia come dominio che come profilo social.
Se sei a corto di idee, il generatore di nomi può esserti d’aiuto.
3. Specifico
Questa è un’arma a doppio taglio. Scegliere un nome specifico è importante perché permette di creare un brand evocativo.
Se hai un ecommerce che vende vasi da giardino, un nome come “Invasati” potrebbe essere un’idea interessante e divertente, ma anche molto specifica.
Se un giorno dovessi decidere di ampliare il tuo mercato e vendere anche fertilizzanti, decorazioni, piante e fiori, questo nome non sarebbe più adatto. Scegliere invece un nome di più ampio respiro, come “Il pollice verde”, ti consentirà in futuro di ampliare la tua offerta.
Quindi nella scelta del nome dovrai pensare anche al futuro dell’azienda.
4. Gradevole
L’ultima caratteristica è legata al suono del nome. Un suono strano, gutturale e poco piacevole avrà maggiore difficoltà a fissarsi nella mente della tua potenziale clientela. La memorabilità è l’obiettivo principale di un brand.
Anche se la tua è una piccola azienda, non è detto che in futuro non possa diventare un punto di riferimento internazionale. Per questo motivo, la scelta del nome è molto importante anche dal punto di vista delle lingue. Se il brand diventa internazionale, il nome che scegli dovrà tenere conto anche di eventuali traduzioni infelici che potrebbero pregiudicare il suo successo nella vendita all'estero.
La storia del marketing è piena di errori di questo tipo; in questo articolo di Focus sono raccolti molti esempi di nomi di brand che, in un’altra lingua, hanno traduzioni improponibili.
Ad esempio, la Toyota Fiera ha avuto qualche resistenza a Portorico, dove il termine fiera significa “brutta vecchiaccia”.
Un altro esempio potrebbe essere la Volkswagen Jetta, che in Italia negli anni ‘80 non ha avuto molto successo per ovvi motivi.
Ma l’esempio più interessante che fa capire meglio quanto sia importante il nome di un brand è quello dell’Algida.
Algida è un marchio italiano di gelati confezionati distribuiti in moltissimi paesi. Gli esperti di marketing dell’azienda hanno constatato che il nome Algida non era apprezzato ovunque. Così sono state elaborate delle alternative lasciando invariato l’elemento grafico.
Il cuore rosso che tutti conosciamo bene è quindi rimasto, ma per ogni paese è stato scelto un nome diverso più o meno evocativo quanto Algida.
3. Crea elementi grafici e comunicativi
Una volta scelto il nome, il passo successivo per l’apertura di un negozio online è quello di occuparsi dell’aspetto grafico, ovvero principalmente logo, payoff e sito.
Il sito dovrebbe essere pratico e intuitivo e la grafica accattivante. Lo stesso vale per il logo e il payoff, che dovrebbero essere indimenticabili.
La fase di creazione del logo è molto delicata. Una volta creato, non avrai più la possibilità di cambiarlo (se non in dettagli trascurabili), quindi è importante fare le scelte giuste fin dall’inizio.
Come creare un negozio online con un buon logo
Ecco come dovrà essere il tuo logo:
- semplice;
- memorabile;
- senza tempo;
- versatile;
- appropriato.
Secondo una ricerca dello psicologo statunitense Albert Mehrabian, il 93% della comunicazione passa attraverso il linguaggio non verbale.
Sulla ricerca in realtà esistono pareri discordanti. Lo stesso Mehrabian si è affrettato a precisare che queste percentuali sarebbero valide soltanto per la comunicazione dei sentimenti.
Non si può negare però che le immagini colpiscono di più e che la comunicazione visiva rapisce la nostra attenzione.
Inoltre, la creazione di un logo passa innanzitutto per uno studio approfondito su cosa si vuole comunicare al pubblico e su quali sensazioni trasmettere.
Se ad esempio la tua azienda si occupa della vendita di cosmetici bio, quello che vorrai comunicare saranno concetti legati alla cura del corpo, ma nel rispetto della natura. Il tuo brand dovrà quindi evocare sensazioni di serenità, equilibrio, rispetto, gratitudine, pace con sé stessi e con il mondo.
Se invece ti occupi di abbigliamento sportivo, allora le emozioni che dovrai trasmettere e suscitare saranno grinta, passione, forza, resistenza, benessere e ambizione.
Tutto questo dovrà essere trasmesso dal tuo logo.
Puoi creare un logo online in autonomia o affidarti a un designer. Oggi esistono molte app che ti permettono di realizzare loghi autonomamente, ma se hai la disponibilità economica puoi rivolgerti anche a un professionista del settore.
Online è possibile trovare molte informazioni su come creare un logo o addirittura trovare creatori di loghi online, come quello ufficiale di Shopify, Hatchful.
Una volta realizzato il logo, puoi passare al payoff.
Come creare un business online di successo grazie a un payoff vincente
La parola giusta è proprio questa: vincente. Tutti i grandi business hanno slogan e payoff che rappresentano lo spirito del brand.
Innanzitutto, va fatta una precisazione: quando si parla di payoff, si intendono le caratteristiche del brand. Si tratta di una frase breve, semplice ma efficace che racconta chi sei e cosa offri ai tuoi clienti. Tuttavia, non si limita soltanto a questo: il payoff tenta anche di ispirare la sua clientela.
Un esempio? Nike. Just do it. Semplice, efficace, vincente, sintetico.
Il claim, o slogan, invece, viene creato per una campagna pubblicitaria specifica. Ecco un esempio.
Nel 2019, per la giornata internazionale della donna, Nike ha celebrato la loro “follia” introducendo uno slogan esclusivo per questa campagna.
Un’idea alternativa, che cerca di scardinare gli stereotipi che descrivono il carattere delle donne come instabile e legato unicamente a una questione ormonale.
Gli slogan e i payoff sono indispensabili per creare un brand: aiutano a costruire la brand identity e a migliorare la notorietà di un brand.
Aprire un negozio online di successo creando un buon sito web
Una volta creato il logo, il payoff e le campagne pubblicitarie con il primo slogan, non resta che aprire e gestire l’ecommerce.
Prima di pensare all’aspetto grafico, concentrati sulla struttura del sito stesso. Dovrà avere queste caratteristiche:
- informazioni e contenuti completi, facilmente reperibili e di qualità;
- facile da navigare, veloce da caricare, intuitivo e mobile friendly;
- possedere un dominio di proprietà;
- essere dotato di uno tra i migliori hosting disponibili.
- esattamente come il logo, dovrà essere perfettamente in linea con la tua brand identity.
Per realizzare il tuo sito puoi rivolgerti a dei professionisti (programmatori e web designer), oppure, se preferisci pensarci tu, puoi utilizzare piattaforme per ecommerce come Shopify. In questo caso non avrai bisogno di particolari competenze o conoscenze di programmazione e avrai il controllo completo sulla struttura e sull’aspetto del tuo sito.
4. Crea un business plan per monitorare gli aspetti finanziari
Il business plan è un documento che viene redatto per valutare la fattibilità di un’idea imprenditoriale. Definisce l’azienda, i prodotti e i servizi che offre, i vertici, lo staff aziendale, il modello operativo e quali sono i guadagni previsti. Molto spesso viene associato alla ricerca di finanziamenti per le attività imprenditoriali.
In realtà, il business plan è un documento che viene redatto principalmente per definire le idee imprenditoriali e la loro fattibilità, ed è proprio per questo motivo che gli investitori lo consultano per valutare eventuali finanziamenti.
Quindi, il business plan può essere creato a prescindere dal fatto che tu voglia cercare finanziatori o meno. La sua stesura è un passaggio fondamentale che ti permetterà di avere un’idea più chiara del tuo progetto, coinvolgendo ogni settore della tua azienda.
Immagina il business plan come un progetto edilizio: senza di esso sarebbe impossibile costruire un edificio.
Appurata l’utilità di questo documento, vediamo quali sono gli aspetti più importanti da prendere in considerazione per redigerlo.
- Executive summary: è il sommario del tuo piano e, anche se si tratta della prima voce, in realtà va compilato per ultimo.
- Informazioni sull’azienda: è la descrizione della tua azienda e comprende la struttura aziendale, il settore, gli obiettivi, i valori, ecc.
- Analisi di mercato: un aspetto chiave del business plan, che consente di studiare i tuoi competitor e le dimensioni del mercato per posizionare al meglio la tua azienda.
- Prodotti e servizi: una descrizione dettagliata di tutto ciò che riguarda i prodotti che vuoi vendere o i servizi che vuoi offrire. Anche se il tuo business plan non sarà letto da alcun investitore, definire tutte le caratteristiche del tuo prodotto ti sarà utile per correggere eventuali errori di valutazione e per definire di conseguenza la giusta clientela, attraverso la sua segmentazione. Utile a questo scopo sono i segmenti di Google Analytics.
- Strategia di marketing: un altro aspetto indispensabile. Una volta segmentata e analizzata la tua clientela, la strategia di marketing da adottare sarà la naturale conseguenza. La promozione del tuo prodotto dovrà tenere conto dei gusti e delle abitudini dei tuoi potenziali clienti. Man mano che la tua attività online prosegue, avrai modo di definire sempre meglio le tue buyer persona, ovvero i tuoi clienti ideali, e di migliorare sempre più la strategia di marketing.
- Piano logistico e gestionale: importante per definire fornitori, eventuali attrezzature, tempi di produzione e di consegna, spedizioni, ecc.
- Piano finanziario: indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda che hai intenzione di creare, il piano finanziario è importante anche se non ti rivolgerai agli investitori. Il futuro di un’azienda, infatti, dipende proprio dai suoi risultati in termini economici. Un conto economico, un bilancio e un rendiconto finanziario, quindi, sono i tre punti principali da includere in questa sezione.
L’Università di Firenze ha redatto un esempio di business plan, che va ovviamente adattato alle caratteristiche specifiche del settore di appartenenza, ma può essere un buon punto di partenza.
Se vuoi approfondire l’argomento, in questo articolo troverai tutti i passaggi da seguire per scrivere un business plan, con esempi pratici.
5. Definisci le strategie di marketing
A questo punto inizia un’altra fase della creazione di un business: la scelta delle strategie di marketing.
Potresti avere un business plan completo, un nome molto accattivante, un sito perfetto e un logo memorabile, ma tutto questo non significherà nulla se non troverai le giuste strategie per convertire i visitatori in clienti.
Le strategie di marketing hanno come obiettivo quello di aumentare il tasso di conversione, e per farlo avrai bisogno di conoscere:
- i competitor;
- la potenziale clientela;
- le mode e i trend del momento.
Studiare i tuoi competitor ti permetterà di imparare dagli esperti. Osservali e scopri a quanto vendono i loro prodotti, quanto investono sulla pubblicità e che tipo di pubblicità producono. Osservare la concorrenza è il modo migliore per crescere più velocemente, saltando le tappe ed evitando di fare gli stessi errori.
Analizzare la tua clientela, invece, ti permetterà di utilizzare le giuste strategie di marketing e di elaborare le campagne pubblicitarie più adatte.
Se dalla segmentazione della clientela, ad esempio, emerge che il tuo “cliente tipo” appartiene alla generazione Z (nata tra il 1995 e il 2010), il linguaggio delle tue campagne dovrà essere adeguato e la scelta dei social che utilizzerai dovrà ricadere di conseguenza sui più utilizzati da quella generazione.
6. Gestisci spedizioni e resi: due aspetti importanti per un negozio online
Le spedizioni e i resi spesso sono note dolenti nella gestione di un ecommerce: non sono sicuramente la parte più esaltante della gestione di un ecommerce, ma sono di assoluta importanza per aumentare la brand awareness e fare branding.
Come già detto, il branding (o brand strategy) è la strategia di marketing che mostra ai clienti qual è il carattere della propria azienda, l’insieme delle sensazioni che il brand produce nell’utenza.
Jeff Bezos ha detto: “Il brand è ciò che le persone dicono di te quando sei in un’altra stanza”. Fare branding, quindi, passa anche da un buon sistema di spedizioni e resi.
Bisogna tenere conto di diversi fattori:
- Il packaging: puoi optare per quello classico o quello sostenibile; valuta se vuoi dare l’immagine di un’azienda sensibile all’impatto ambientale prodotto dagli acquisti.
- Quanto costa spedire un pacco in Italia e all’estero. Dovrai elaborare delle strategie che permettono di ridurre al minimo i costi di spedizione, in modo da invogliare i clienti all’acquisto. Una soluzione potrebbe anche essere quella di includere i costi di spedizione nel prezzo del prodotto. Ad esempio, invece di vendere un prodotto a 5€ con 5€ di spedizione, potresti offrire la spedizione gratuita per un prodotto che ha un “valore” di 10€. Il risultato è il medesimo, ma l’immagine che dai è ben diversa.
- Gli inserti nelle spedizioni, che aiutano a fidelizzare i clienti costruendo un legame con loro e invogliandoli ad acquistare di nuovo senza spendere cifre esorbitanti.
- La scelta di un corriere per ecommerce sicuro e affidabile, conveniente ma che allo stesso tempo consenta di controllare le spedizioni e che ti permetta di crescere nel tempo, prevedendo anche spedizioni internazionali.
- Un sistema di spedizione che semplifichi l’acquisto di prodotti provenienti dalla Cina, come le spedizioni epacket. Oggi sempre più prodotti provengono dalla Cina e da Hong Kong e, soprattutto se hai aperto un ecommerce in dropshipping in Italia, la spedizione epacket diventa indispensabile.
- Una politica di reso vincente per te e i tuoi clienti, soprattutto per gestire efficacemente i resi ecommerce durante le feste, è indispensabile per l’immagine della tua azienda. Mettere il cliente sempre al centro significa anche consentirgli di restituire un acquisto errato o avventato. In cambio di poche perdite, avrai la stima della tua clientela e questo, a lungo termine, ti renderà molto di più in termini economici.
- Creare un’informativa sulle spedizioni che sia completa e funzionale. Un’informativa ben fatta ti permetterà di definire le aspettative dei clienti riguardo a costi e tempi di spedizione e, in più, ti consentirà di rispondere rapidamente alle domande più comuni (FAQ).
7. Offri un'ottima assistenza clienti
Per fare sentire il cliente importante e fidelizzarlo, è necessario anche offrire un’assistenza clienti efficiente. Un cliente soddisfatto è un cliente che potenzialmente torna ad acquistare nel tuo negozio.
Esistono diversi canali e puoi usarli tutti anche contemporaneamente, offrendo un’assistenza multicanale. Ecco i principali:
- email: attraverso un modulo da compilare direttamente nello store oppure fornendo semplicemente un indirizzo email sul tuo sito;
- social media: Facebook, Instagram, Twitter, ecc.;
- live chat: assistenza in chat direttamente dallo store online con chatbot e operatori;
- help desk: dove puoi raccogliere le domande più frequenti dei tuoi clienti;
- supporto telefonico: è un sistema più difficile da realizzare, ma il vantaggio è che ti consente non solo di risolvere il problema del cliente, ma anche di conoscerlo meglio, cosa che via mail o chat non sempre accade.
8. Monitora le statistiche e anticipa i trend
Seguire i trend è importante per scoprire cosa piace alla gente e per capire come stanno andando in quel periodo le migliori campagne di marketing.
I trend del momento mostrano quali sono i desideri e le esigenze della clientela. Se riesci a intuire rapidamente l’andamento del mercato, sarai tra i primi a offrire quel prodotto o servizio.
Le campagne di marketing su internet si evolvono molto velocemente. Oggi nel mondo dei social è tutto molto rapido e devi stare al passo adeguando la tua pubblicità alle tendenze del momento.
Per farlo, puoi seguire i competitor, le piattaforme di social shopping, le community o gli influencer.
Conoscere anche le statistiche dei social, come quelle di Instagram, Facebook o TikTok, è un’altra strategia per capire i movimenti del pubblico.
9. Testa campagne di marketing sempre nuove
Negli anni del boom economico, subito dopo la guerra, mancava di tutto e per vendere un nuovo prodotto era sufficiente comunicare a tutti i suoi benefici.
Oggi la pubblicità è cambiata. Per vendere è necessario stabilire un contatto con il cliente, conoscere perfettamente i suoi gusti e le sue esigenze e fare lead generation. Non esiste più la massa, ma piuttosto una segmentazione sempre più puntuale della clientela che consente di capire quali sono i reali bisogni.
Anche la comunicazione è cambiata. Sono terminati gli anni del “marketing dell’interruzione” basato su pubblicità sempre più invasive. Oggi è tempo di marketing dell’attrazione, il cosiddetto inbound marketing.
Prima ancora di vendere un prodotto o un servizio, devi entrare in contatto con il cliente e conquistare la sua fiducia attraverso la produzione di contenuti interessanti e di qualità, per canalizzare il suo interesse e mostrare la tua autorevolezza nel campo.
Non basta più avere soltanto un profilo dell'attività su Google, creare delle Google Ads, delle Facebook Ads o fare email marketing. Bisogna pensare fuori dagli schemi, ricorrere anche a pubblicità alternative come l’ambient marketing, campagne dal forte impatto visivo realizzate in luoghi pubblici. Come quella adottata dal brand di cosmesi Rimmel:
10. Investi sulla scalabilità
Ecco l’ultimo step per aprire un negozio online. A questo punto non ti serve più nulla, hai individuato la nicchia dove vendere i tuoi prodotti, hai un sito e un logo, conosci tutti gli strumenti di marketing necessari per la crescita del tuo business e le strategie per lanciare campagne pubblicitarie d’impatto. Non ti resta che introdurti sul mercato.
Per crescere velocemente, sarà fondamentale adottare la mentalità del growth hacking, una strategia di marketing che ha come obiettivo la crescita delle piccole aziende che non hanno una grande disponibilità economica. La crescita avviene in tempi più o meno lunghi e in maniera organica.
Il growth hacking si basa sull’utilizzo attento e strategico dei dati a disposizione per adottare le decisioni legate al marketing, così da massimizzare l’impatto di qualsiasi strategia messa in campo.
Quanto costa aprire un negozio online?
Questi 10 passaggi per aprire un business online dovranno essere declinati in base al settore, al tipo di attività e alle prospettive di crescita, ma di base sono quelli attraverso cui tutti gli aspiranti imprenditori dovranno passare per dare vita al proprio negozio, anche con un investimento contenuto.
Per conoscere le spese necessarie per aprire un negozio online bisogna considerare il costo dell’infrastruttura (qualche centinaio di euro tra dominio, hosting, sito web, ecc.), della comunicazione (investimenti a performance in pubblicità e altre forme di promozione) e quello della gestione aziendale (magazzino, assistenza, ecc.).
La risposta è quindi: dipende da molti fattori.
Dipende molto da che tipo di infrastruttura vuoi mettere in piedi, in particolar modo in relazione alle scelte che effettuerai in 3 ambiti fondamentali:
- Dove costruirai il tuo ecommerce? Per stare in piedi, ogni negozio online ha bisogno di una struttura, proprio come un negozio fisico. Solo che non si tratta di un edificio di mattoni, ma di server, domini e piattaforme ecommerce. Dovrai scegliere se fare tutto in autonomia, acquistando separatamente i singoli servizi per assemblare il tuo negozio online (in questo caso i costi sono molto variabili, da poche centinaia a migliaia di euro l’anno), oppure se affidarti a una piattaforma all-in-one come Shopify. Con questa seconda opzione pagherai un abbonamento (da 21€ al mese) e potrai creare un sito completo senza competenze tecniche.
- Chi si occuperà della comunicazione e del marketing della tua attività? Anche qui, agire in autonomia è sicuramente più economico, ma improvvisarsi comunicatori e marketer non porta lontano. Serve una strategia ben definita dettata da studio e conoscenza del settore. Se ti affidi a un freelancer o a un’agenzia, di sicuro i costi lieviteranno, ma avrai più tempo per occuparti degli aspetti strategici del business. Anche in questo caso la cifra può essere variabile, da qualche centinaio di euro al mese a qualche migliaio.
- Logistica interna o esternalizzata? L’ultimo tassello che può fornire un’idea più chiara di quanto costi aprire un negozio online è la logistica: dalla gestione del magazzino, dalle spedizioni ai resi, fino al customer service. Tutti questi servizi hanno costi che possono essere elevati. Dovrai decidere quanto investire, partendo magari dal modello in dropshipping che non richiede un magazzino, e se mantenere la proprietà di questi aspetti o delegarli a ditte specializzate/soluzioni di terze parti.
Queste decisioni influiranno sui costi che dovrai sostenere; ad ogni modo, saranno certamente inferiori a quelli necessari per avviare un negozio fisico.
Apri un business online con Shopify!
Adesso che hai tutti gli strumenti necessari, puoi lanciarti nella tua avventura.
Potresti sfruttare una piattaforma come Shopify, che consente di aprire un negozio online completo e funzionante a partire da 21€ al mese, il tutto senza capacità tecniche o di programmazione: inizia ora la tua prova gratuita, scegli un nome per il tuo negozio, seleziona un tema, aggiungi i prodotti e finalmente puoi cominciare a vendere.
📚 Risorse utili:
9 idee di negozi online a basso rischio
Se hai in mente di aprire un’attività ma sei in bootstrapping o hai poco tempo, ecco 9 idee imprenditoriali a basso rischio per aprire subito un negozio online.
- Avvia un business in dropshipping
- Disegna e vendi magliette personalizzate
- Pubblica un libro
- Crea prodotti o corsi digitali
- Vendi poster e stampe
- Costituisci un’associazione no-profit
- Offri un servizio
- Crea una boutique online
- Vendi prodotti artigianali
1. Avvia un business in dropshipping
Acquistare la merce, stoccarla, imballarla, spedirla... Gestire l’inventario può essere davvero impegnativo per chi ha un’attività commerciale. Qual è l’alternativa? Collaborare con un dropshipper.
Il dropshipping è un modello di vendita in cui un terzo fornitore, il “dropshipper”, gestisce l’inventario e le spedizioni per tuo conto. A te non resta che realizzare le vendite e trasmettere gli ordini al dropshipper (senza occuparti dei prodotti).
Puoi focalizzarti su una nicchia specifica e trovare prodotti da vendere nel tuo negozio online attingendo a uno o più fornitori. Prendi come esempio un negozio di articoli per gli appassionati di yoga, ciotole per cani, e così via. Quando un cliente acquista un prodotto da te, l’ordine viene inoltrato al fornitore, che lo evade per tuo conto. Tu resti comunque responsabile del marketing e del servizio clienti.
Esistono dropshipper con cui puoi collaborare sia in Italia che all’estero. Ciò che conta è riuscire a stabilire un rapporto basato sulla fiducia con il fornitore prescelto; infatti se quest’ultimo fosse inadempiente, il vostro brand ne risentirebbe.
Il dropshipping è un metodo a basso rischio per testare le performance di un prodotto sul mercato. Ti consente di aprire un’attività online senza acquistare in anticipo i prodotti da vendere. Assicurati solo di ordinare sempre un campione del prodotto per te, così potrai testare in anticipo se il dropshipper è affidabile e se la qualità del prodotto è conforme alle tue aspettative.
📚 Risorse utili:
2. Disegna e vendi magliette personalizzate
Un particolare modello di dropshipping è il print-on-demand. Anche in questo caso l’inventario, le spedizioni e l’evasione degli ordini vengono affidati a un fornitore terzo. A differenza dell’idea precedente, qui il focus è sulla personalizzazione dei prodotti con design ideati da te, per dare vita a qualcosa di unico.
Magliette, cappelli, custodie per telefoni, felpe, gonne, tote bag e altro ancora diventano una vera e propria tela sulla quale esprimere la tua creatività. Ad esempio, puoi personalizzare una serie di prodotti con slogan spiritosi per gli sviluppatori o con frasi simpatiche per chi ha un gatto. Qualsiasi community animata da passione e orgoglio è a tutti gli effetti un potenziale mercato a cui rivolgerti.
Per intraprendere un’attività di questo tipo non devi essere necessariamente un designer. Puoi trovare un designer con cui collaborare utilizzando siti di freelance come Fiverr, Upwork, Dribble o 99Designs.
Molti servizi di print-on-demand prevedono il pagamento a prodotto; quindi il prezzo base per unità sarà più alto rispetto a quello che potresti ottenere con un acquisto all’ingrosso. In compenso, il vantaggio è che non devi acquistare i prodotti in anticipo; se un design non vende, l’unica perdita, eventualmente, è l’importo pagato al designer.
Per risparmiare ulteriormente, puoi utilizzare dei mock-up. In questo caso il design è applicato a livello grafico sulla t-shirt ed eviti di realizzare un servizio fotografico completo per ogni nuovo design.
Esistono diverse piattaforme di print-on-demand con cui puoi collaborare; molte di esse integrabili nel tuo negozio Shopify per automatizzare il processo di evasione degli ordini. In ogni caso, non dimenticare mai di ordinare un campione del prodotto per assicurarti che la qualità sia conforme alle tue aspettative (spesso è anche possibile ordinare un campione a prezzo scontato).
📚 Risorse utili:
3. Pubblica un libro
Un libro è, di fatto, un prodotto. Potresti pensare di scriverne uno che soddisfi una specifica domanda di mercato.
Libri di cucina, illustrati, fumetti, libri di poesia, fotografici, libri da salotto, romanzi, e così via. Esiste una vasta gamma di libri che puoi provare a vendere, purché tu abbia le giuste conoscenze e una certa dose di creatività.
Produrre un libro con il metodo book-on-demand è un modo relativamente sicuro per sondare le acque: ti permette di iniziare a pubblicare avendo il controllo sulla qualità e sull’aspetto del tuo libro.
Lulu Direct e Blurb sono piattaforme popolari pensate a questo scopo. Ti consentono di creare, ordinare e distribuire i tuoi libri sotto forma di prodotti digitali e fisici.
Puoi eseguire ordini singoli, ma, se effettui un acquisto in blocco, i costi scendono. Perciò, prendi in considerazione le prevendite o il crowdfunding come metodi per testare la tua idea. Se il tuo libro otterrà il consenso del pubblico, potrai risparmiare facendo un ordine consistente.
Se hai un blog o intendi avviarne uno, lanciare un libro può essere un ottimo modo per monetizzarlo.
📚 Risorse utili:
4. Crea prodotti o corsi digitali
I prodotti digitali come la musica, i corsi e i template hanno un elemento distintivo rispetto alle altre idee di questo elenco: non sono prodotti tangibili e non comportano costi di produzione o spedizione ricorrenti. Per questo ti lasciano ampi margini di guadagno.
Il trucco è capire come validare un'idea di prodotto: bisogna capire quale prodotto digitale è così utile che la gente è disposta a pagare per scaricarlo.
Si va dalle tracce musicali alle foto di stock che possono essere concesse in licenza ad altri autori, oppure i prodotti informativi (es. ebook) o ancora i template (es. temi per siti web o negozi Shopify). Il punto in comune tra questi prodotti digitali è che aiutano a migliorare le competenze degli utenti in un determinato settore.
Se hai un talento da poter trasformare in un prodotto digitale, prendi in considerazione l’ipotesi di metterlo a frutto per crearti un nuovo flusso di entrate.
Shopify offre un’app gratuita per i download digitali che vi permette di vendere nel vostro negozio prodotti digitali con la stessa facilità dei prodotti fisici.
📚 Risorse utili:
5. Vendi poster e stampe
Con il dropshipping e il print-on-demand è possibile vendere poster e stampe raffiguranti le proprie opere. L’essenziale è possedere una vena artistica e i diritti sui contenuti da stampare, oppure usare risorse di pubblico dominio liberamente monetizzabili.
Se hai già un buon seguito online, ad esempio hai un account su alcune piattaforme per artisti, allora sei in una posizione di vantaggio per utilizzare questo modello di business.
A seconda del tipografo con cui decidi di collaborare, puoi stampare i tuoi lavori su poster, opere d’arte da parete o persino su biglietti d’auguri. Esistono svariati modelli digitali e generatori di mock-up, come Placeit. Possono esserti utili per mostrare i tuoi prodotti senza dover provvedere alla stampa e a scattare le foto per ogni singolo articolo.
📚 Risorse utili:
6. Costituisci un’associazione no-profit
Per contribuire a finanziare un mondo migliore è possibile costituire un’associazione no-profit o destinare una quota dei profitti a una causa benefica. Questo ti darà l’opportunità di posizionare la tua azienda sul mercato in modo unico, contribuendo contemporaneamente a risolvere un problema che ti sta a cuore.
La maggior parte dei consumatori, a parità di prezzo, è orientata ad acquistare da aziende che sostengono una buona causa. Molte imprese sociali vendono prodotti con il loro brand, ma puoi anche aprire un’attività online tradizionale (seguendo le idee che hai visto sopra) e collaborare con un’organizzazione no-profit.
Se scegli di contribuire in prima persona a una causa benefica, sii del tutto trasparente sul modo in cui impieghi le risorse. Nell’ambito delle tue campagne di marketing puoi mostrare l’impatto del sostegno ricevuto dai clienti. Ad esempio, puoi pubblicare un articolo sul tuo blog dimostrando il tuo impegno in favore della comunità. In alternativa, puoi inserire sul tuo sito web un calcolatore di impatto in tempo reale.
Con l’app per Shopify Give & Grow è facile collaborare con organizzazioni benefiche e integrare questo obiettivo nella tua attività. Puoi fare in modo che una quota fissa o una percentuale delle tue vendite sia devoluta alla causa prescelta oppure puoi chiedere ai clienti una donazione al momento del check-out.
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7. Offri un servizio
Vendere il proprio tempo è un grande investimento perché si offre qualcosa di molto prezioso: le ore della propria giornata. Il vantaggio di questa opzione è che è relativamente semplice da avviare (purché le tue competenze siano molto richieste).
Se ti occupi di scrittura, design, sviluppo web, fotografia, fitness e così via puoi costruire un business intorno alle tue capacità diventando freelance.
Considera anche la possibilità di estendere la tua offerta mediante una qualsiasi delle idee che hai già visto. Ti basterà convertire i tuoi servizi in prodotti fisici o digitali per ottenere un flusso di reddito extra. Ad esempio, se ti occupi di fotografia e lavori in ambito locale puoi vendere su Facebook e Instagram le tue stampe; se sei copywriter, puoi mettere in vendita una collezione di sales copy ad alta conversione. Insomma, abbinando l’offerta di un servizio con la vendita di prodotti fisici puoi garantirti una fonte di reddito extra non direttamente legata al tuo tempo.
Con BookThatApp o altre app di Shopify per le prenotazioni puoi consentire ai clienti di programmare una sessione, una consulenza o una lezione con te attraverso il tuo negozio.
Valuta anche l’opzione di offrire i tuoi servizi attraverso un mercato freelance come Upwork, così chi ha bisogno di competenze come le tue potrà trovarti più facilmente.
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8. Crea una boutique online
Per aprire un negozio online di moda non è necessario essere stilisti.
Puoi semplicemente selezionare articoli prodotti da altri (con il dropshipping, come hai visto prima) e venderli attraverso il tuo negozio online.
Puoi spaziare tra diversi articoli, dagli abiti alle scarpe, dai costumi da bagno agli accessori.
Costruisci il tuo fashion brand utilizzando una delle app di Shopify per trovare prodotti da vendere, realizza le foto dei prodotti, pubblica dei post sui social media e costruisciti un seguito online come trend-setter.
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9. Vendi prodotti artigianali
Chi produce personalmente articoli come gioielli, saponette, candele o vasellame è in una posizione privilegiata per aprire un’attività online, perché la produzione e l’approvvigionamento sono letteralmente “a casa”.
A differenza di molte altre idee presenti in questo elenco, la vendita di prodotti artigianali richiede di provvedere in prima persona alle spedizioni e alla gestione dell’inventario. Tuttavia, puoi anche partire con poco, vendendo prodotti singoli o in piccole quantità, finché non inizierai a generare vendite consistenti.
Molte imprese artigianali presenti su Shopify hanno iniziato vendendo da casa tramite Etsy o ad amici e parenti; sono diventati imprenditori a tempo pieno dopo che la domanda dei loro prodotti si è consolidata.
Un accorgimento importante: informati sulle normative vigenti per la tua categoria di prodotti, soprattutto per vendere cosmetici e alimenti.
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Conclusioni: come aprire un negozio online tutto tuo
Combinando insieme tecnologia e inventiva, oggi testare delle idee imprenditoriali è più facile che mai.
Se fino a ieri le preoccupazioni legate alla difficoltà di aprire un ecommerce ti hanno frenato, oggi seguendo i 10 step di questo articolo potrai avviare il tuo negozio in completa autonomia, come i veri professionisti.
Inoltre, con Shopify puoi metterti in proprio e guadagnare soldi extra senza doverti preoccupare di questioni come la gestione dell’inventario o l’affitto di un negozio.
Dunque, è tempo di aprire un’attività online tutta tua con un modello di business a basso rischio, fondando su queste basi la tua crescita.
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Aprire un negozio online: domande frequenti
Quanto costa aprire un negozio online?
Il costo per aprire un negozio online varia in base al tipo di prodotto da vendere, allo stock di magazzino necessario per svolgere l’attività, all’investimento di marketing, al costo dell’infrastruttura e alle spese per il personale. Indicativamente, il costo per aprire un negozio online di piccole dimensioni può variare tra 2.000 e 10.000 euro.
Quanto si può guadagnare con un negozio online?
Aprire un negozio online può diventare un’attività a tempo pieno o un modo per arrotondare lo stipendio: in base all’investimento di tempo e risorse da dedicare, un negozio online ben avviato può guadagnare da 200 a oltre 1.000 euro al giorno.
Come aprire un negozio online partendo da zero?
Il modo migliore per aprire un negozio online partendo da zero è utilizzare una piattaforma per la creazione di negozi online come Shopify, con cui è possibile aprire uno store senza conoscenze di programmazione richieste.
Cosa vendere su internet per fare soldi?
I prodotti di tendenza da vendere su internet sono:
- Tappetini da yoga
- Cucce e trasportini per animali
- Utensili da cucina
- Ciglia finte
- Gioielli e articoli di bigiotteria
- Bottiglie di vino e accessori
- Zaini
- Prodotti per l'ufficio in casa
- Borracce termiche in acciaio
- Giochi da tavola
- Athleisure e abbigliamento da casa
- Sneakers in mesh
- Giocattoli
- Penne e matite
- Bottiglie decorative
- Libri cartacei o ebook
- Dischi e vinili